L’Uefa non fa passi indietro e ieri sera da Nyon è arrivata la comunicazione (informale) che le gare previste tra oggi e giovedì in Champions e in Europa League si giocheranno. L’organismo direttivo del calcio europeo, però, sa che la situazione è delicata, che in alcuni Paesi (in Italia, ma anche in Francia e nella stessa Svizzera) le problematiche non mancano e che le società non hanno margine decisionale di fronte ai provvedimenti dei governi e delle Regioni.
Sul lago Lemano il gruppo di lavoro che sta seguendo l’evoluzione del Coronavirus nelle varie nazioni, in stretto contatto con le Leghe e le Federazioni, spera che intanto sia possibile portare avanti il torneo, giocando a porte chiuse oppure, in subordine, in campo neutro. Se si arriverà a venerdì 20 senza saltare incontri e saranno completati sia gli ottavi di Champions sia di Europa League, poi ci saranno tre settimane di tempo prima di tornare in campo per i quarti delle due competizioni e nel quartier generale dell’Uefa c’è la speranza che la situazione migliori. Perché nessuno immagina che i due trofei non siano assegnati. Fonte: CdS