L’idillio tra DeLa e Gattuso non è totale, eppure il patron è deciso nella riconferma

Non era scontato che si arrivasse a questo punto. E neppure che si arrivasse adesso, in questi giorni in cui il calcio – come l’intero Paese – è travolto dalla paura. L’idillio tra i due non è totale, nel senso che De Laurentiis ha qualche cosa che non gli va giù di Gattuso (l’impiego di Meret e Lozano su tutti) e Gattuso non ha mandato giù, a sua volta, certi comportamenti del presidente nei giorni bui. Ma il patron ha capito che è difficile trovare qualcuno del suo valore. È stato l’incontro di venerdì (c’era anche l’ad Chiavelli) la chiave di tutto: perché De Laurentiis, dopo Ancelotti, cercava qualcuno così, che non gli chiedesse di spendere decine di milioni per rivoluzionare l’organico ma che gli desse una speranza per il futuro, in cui si cercherà di investire con oculatezza magari facendo cassa con qualche cessione importante (Koulibaly, Fabian, Allan), senza stravolgere tutto ma al tempo stesso allestendo una squadra di primo livello. Gattuso incarna il modello di allenatore che De Laurentiis va cercando: giovane, di intelligenza vivace e di risposta pronta, con idee di lavoro che hanno risvegliato la squadra dai torpori della gestione-Ancelotti. Gattuso è tutto questo e si è meritato la conferma sul campo. Ovvio, ora ci sarà il primo incontro vero e si cominceranno a gettare le basi per quello che sarà. Con Rino che pure qualche dubbio deve toglierselo: ha già qualche altra offerta ma essendo sotto contratto ed avendo solo il Napoli in testa non ha preso in considerazione nulla. Il Mattino

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