L’Italia è in un momento di autentica emergenza, il calcio, quasi di conseguenza, è nel caos. Oggi, Parma e Spal richiamate dal terreno di gioco, per poi tornare in campo in un secondo momento, le dichiarazioni di Damiano Tommasi, così come quelle del ministro Spadafora, le partite in chiaro o meno. Arriva, in merito a quest’ ultimo punto la risposta di Federico Ferri, direttore di Sky, proprio al Ministro dello Sport:
“Abbiamo dato spazio alle dichiarazioni di Spadafora ma la versione corretta dei fatti è un’altra e la daremo con un comunicato. Le parole del ministro dello Sport non corrispondono ai fatti. Sky da molti giorni aveva dato alla piena disponibilità sia alla visione di Juventus – Inter, sui propri canali in chiaro come canale 8 e Cielo, sia alle partite di cui Sky ritiene i diritti a pagamento per tutti gli appassionati e non solo abbonati Sky. Le norme e le leggi del governo non sono superabili e la Lega Calcio lo ha più volte ribadito ma da molti giorni Sky aveva dato la piena disponibilità. Giusto ribadirlo da parte nostra, anche con un comunicato che sarà a breve disponibile. Le dichiarazioni di Spadafora non corrispondono alla verità dei fatti. Il decreto che permette alle attività professionistiche di proseguire è di questa mattina, si è parlato di una supposizione che abbiamo riportato e che è del tutto rispettabile del Presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, e ribadisco che le parole di Tommasi erano già chiare ieri come la sua posizione. Difficile che queste parole abbiano suggerito di interrompere il regolare svolgimento di una partita ad un minuto circa dal calcio d’inizio come è accaduto oggi. La partita si giocherà regolarmente, ci si è preso tempo, come è giusto. La decisione di non giocare oggi non può essere attribuita alle parole di Tommasi, questa mattina è uscito un decreto in senso opposto. Abbiamo dato conto alla posizione di Sky che si era detto disponibile per la visione in chiaro. Quello che credo sia importante è riportare la verità dei fatti. Le squadre erano pronte a giocare, da questo punto di vista è stato ampiamente superato il limite dell’accettabile alla luce di un decreto uscito stamattina.”