In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto José Martinez Olmos, ex segretario generale della sanità spagnola al Ministero della Salute spagnola dal 2005 al 2011: “Non è un pericolo viaggiare per il paese in questo momento. Siamo in un periodo dove le autorità sanitaria ci informano con trasparenza quotidianamente. Secondo gli ultimi dati, abbiamo duecentoventi casi accertati di contagio, però l’incidenza del virus ad oggi non preoccupa le autorità competenti al punto da dichiarare alcun rischio riguardo la mobilità della persona o la possibilità di poter girare liberamente per il paese. E’ stata presa una decisione che ha un fondamento epidemiologico molto chiaro: quello di contenere e scongiurare una diffusione incontrollata del virus. Ed evidentemente, se ci sono alcune zone geografiche che soffrono una maggiore incidenza del Coronavirus, permettere agli abitanti di queste di spostarsi in altre zone, dove avrebbero la possibilità di contagiare altre persone, dal punto di vista epidemiologico è un qualcosa che non andrebbe concesso. Quindi, far si che si evitino certi spostamenti può essere un buon rimedio, che resta comunque al centro di molte discussioni, soprattutto in campo europeo, con la possibilità di poterlo utilizzare anche nelle competizioni UEFA, per quanto riguarda i club italiani che provengono dalle zone a rischio. In questo momento, bisogna seguire e ascoltare quello che le autorità sanitarie comunicano quotidianamente. Per le partite di carattere internazionale, come le prossime che andranno a disputarsi, con squadre che proverranno dalle zone con un’incidenza maggiore del Coronavirus, sarebbe giusto che queste venissero giocate a porte chiuse. Tuttavia, io non sono a conoscenza della situazione del Barcellona e saranno le autorità sanitarie a prendere la decisione corretta quando sarà il momento. Anche perché, una delle caratteristiche di questa nuova epidemia, è che bisogna monitorarla continuamente e decidere di pari passo con la sua evoluzione. Quando sarà tempo di disputare questa partita, la decisione andrà presa in base a come la situazione epidemiologica in Spagna evolverà in quel determinato momento. E in questo caso, stiamo parlando di settimane, mentre qui le cose possono cambiare. Pertanto, le decisioni riguardanti la salute pubblica, che interessano e influenzano la mobilità delle persone, vanno prese nel momento più vicino alla partita in questione, con i dati epidemiologici che saranno”.