Sta valutando il suo futuro, Alex Meret. Come probabilmente giusto che sia. Il giovane portiere friulano, finito al “secondo posto” nelle gerarchie di mister Gattuso, sta vivendo una flessione. Sta lavorando molto, per ritornare ai suoi livelli e per acquisire quella padronanza nel gioco con i piedi che, al momento, lo penalizzerebbe. Sulle colonne del Corriere dello Sport si legge di sedute di allenamento specifiche palla a terra per convincere il tecnico a dargli una chance. L’allenatore però, almeno per il momento, pare intenzionato a non sovvertire le sue scelte. Ovviamente, le valutazioni di Meret, 23 anni ed un futuro radioso, partono anche dall’ incognita nazionale. Il primo obiettivo, Napoli a parte, è l’Europeo. E se prima doveva lottare con Donnarumma e Sirigu, adesso si vede scavalcato anche da Gollini. Non può permettersi di finire fuori da quel discorso “azzurro” che lo ha portato all’ altro azzurro. Lui è un predestinato, tra i pali non ha rivali. I predestinati, qualsiasi sia l’azzurro, non possono osservare dalla panchina.