Di Lorenzo macina chilometri su chilometri, lo stakanovista azzurro ha pochissimi rivali: 3150 minuti già nelle gambe, 2250 in campionato, 630 in Champions League e 270 in Coppa Italia. Sempre presente, sempre in campo dal primo minuto, mai sostituito: soltanto una volta non è stato impiegato, a Lecce, quando rimase in panchina tutta la partita.
IL MARATONETA
Un impatto straordinario nel suo primo anno a Napoli, nella sua prima esperienza in un top club. Subito decisivo, subito protagonista e una continuità di rendimento impressionante. In Serie A solo in tre hanno giocato più di lui, gli unici che hanno messo insieme tutte le presenze (26 su 26) in campionato e cioè il portiere della Lazio Strakosha (2340 minuti) e due difensori del Lecce, Rossettini (2307) e Lucioni (2292). In pochi, quindi, sono riusciti a reggere il suo passo e tenendo presente anche gli impegni europei il terzino del Napoli è quello che ha giocato più di tutti.
Una serata di festa per lui contro il Torino, il secondo gol in maglia azzurra, il primo al San Paolo dopo quello all’Allianz Stadium contro la Juventus alla seconda giornata di campionato. Dopo la rete si è infilato il pallone sotto la maglietta azzurra dedicandola alla compagna Clarissa in attesa di un bimbo: «Il primo gol meritava una dedica speciale», ha scritto su Instagram.
UN ANNO SPECIALE
Il posto se l’è guadagnato sul campo, come la riconferma partita dopo partita: Di Lorenzo era insostituibile con Ancelotti e lo è ora con Gattuso. Un terzino molto affidabile nella fase difensiva, prezioso nella spinta e che sta dimostrando di avere anche un buon feeling con il gol: un difensore completo e capace anche di ricoprire più ruoli. Ha giocato bene anche da centrale e se l’è cavata egregiamente anche ad Anfield Road contro il Liverpool da esterno alto a destra di centrocampo: grande affidabilità sotto tutti i punti di vista, un rendimento finora molto positivo.
IL RENDIMENTO
L’obiettivo è di riuscire a tenere la stessa continuità di rendimento anche in questi ultimi tre mesi proseguendo cioè sugli stessi livelli mostrati finora nella sua prima stagione in maglia azzurra. Il segreto sta nella voglia di crescere sempre e nella grande applicazione: Di Lorenzo è riuscito così a sfondare nel grande calcio dopo una lunga gavetta. In Serie A ci è arrivato a 25 anni con l’Empoli (dopo aver vinto il campionato di B) e ora a Napoli ha fatto il definitivo salto di qualità. Sempre di corsa, il terzino che più gioca e più entra in forma. Fonte: Il Mattino