[Foto] Al nord ci mettono in quarantena e Napoli risponde

Nessuno vuole insegnare niente a nessuno, nessuno vuole dare lezioni di vita. Ognuno agisce, pensa e reagisce come meglio crede, ma a poco più di qualche giorno dagli orrendi cori di Brescia, c’è chi sceglie di non fomentare discriminazione e rabbia. La situazione sull’ intero territorio nazionale sta diventando, giorno dopo giorno, sempre più difficile. Lo sport, gli stadio di calcio, non possono non risentirne, decisioni estreme, condivise o no, a parte. «Nelle tragedie non c’è rivalità, uniti contro il Covid-19», scrive la Curva B, mentre solo qualche giornata fa in qualche altro stadio oggi fermo per l’emergenza si leggeva: «Napoletani figli del Colera, noi vi mettiamo in quarantena». Però in tanti sul web si chiedono: «Partite sospese al Nord, emergenza in diverse regioni fra cui il Piemonte, ma poi i torinesi possono venire a Napoli senza controlli. Perché permettono che ciò accada, aumentando la diffusione del virus su tutto il territorio nazionale?» «Purtroppo la poca intelligenza non consente a molti del Nord di capire che se noi gli chiediamo di non venire nelle regioni ancora non contaminate non è di certo per razzismo, cosa che appartiene a loro. Piuttosto per limitare la diffusione dell’epidemia». E la questione invade da giorni i social, mentre il campionato sembra sempre più falsato.

Mattino.it

 

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