Il Napoli ha deciso, ma da un bel po’, e vuole confermare Mertens, incurante dell’anagrafe, perché ci sono uomini e talenti che vanno al di là della loro età: e quell’artista sa di stato dell’animo collettivo, è un collante ambientale, è nella sua eleganza uno stile di calcio che sfugge alla normalità. Ma i dubbi sono anche di Mertens, che sul proprio tavolo ha sistemato pure la propria scelta di vita, che comprende la possibilità di svegliarsi ancora nell’incanto di Palazzo Donn’Anna, di osservare il mondo non dal buco della serratura ma avendo dinnanzi a sé un panorama da innamoramento, e poi di avvertire intorno a sé la gratitudine e il sentimento di Napoli che l’ha eletto ad eroe moderno. E in quei centoventuno fotogrammi che si sono gioiosamente accavallati nel settennato, c’è una traccia del destino, che al san Paolo, martedì sera, gli è stato indicato a squarcia«gol»: «Resta qua, Ciro». Ciro, come uno di famiglia. Fonte: Cds