Calcio femminile – Svolta epocale in Arabia Saudita, nasce il campionato per le donne!

Svolta epocale per il calcio femminile in Arabia Saudita

La prima concessione, di due anni fa, è stata farle entrare negli stadi. Adesso per le donne dell’Arabia Saudita sarà possibile giocare a calcio, il gioco più bello del mondo, secondo il CdS, quello che per Galeano è la spiegazione della felicità.
La concessione del pallone è di certo una cosa straordinaria. Chi non capisce la potenza di questo sport dirà che ci sono conquiste più importanti da fare. Per chi sa invece, è evidente che si apre una porta che permette alla donne di infilarsi in una cosa da maschio e rosicchiare metri verso una parità di diritti ora lontanissima.
Insomma in Arabia Saudita ci sarà un campionato femminile ed è una svolta epocale dal significato immenso. Nasce la Women’s Football League (Wfl), si svolgerà a Riyad, Gedda e Dammam con turni preliminari per costituire le squadre campioni regionali. I team vincitori si qualificheranno a una competizione a eliminazione diretta, la Wfl Champions Cup, che determinerà il campione nazionale. E’ l’ultima delle riforme volute dal principe Mohammed Bin Salman. «Il lancio della lega femminile rafforza la partecipazione delle donne allo sport a livello comunitario e riconosce un maggiore riconoscimento per i risultati sportivi delle donne», afferma Saudi Sports.
Tutto bellino per ora. Bello sarà quello che ne deriverà. Ma non servirà a nascondere che la donna in Arabia Saudita, considerata una cosa, sopporta diverse mortificazioni. Qualche esempio? Subisce discriminazioni nella legge e nella prassi, abusi sessuali e altre forme di violenza; ha un tutore a cui chiedere diversi permessi; deve coprire il capo; il valore della sua parola è due volte meno rispetto a quella dell’uomo; è obbligata a matrimoni combinati, spesso nell’adolescenza con sposi molto più vecchi, (le famose spose bambine).
La lista è ben lunga, ma le battaglie serratissime hanno portato intanto il diritto di voto, del 2015, e la patente, da circa due anni anche le donne guidano l’auto. E’ chiaro che di fronte a queste conquiste di autonomia e diritti, la “concessione del pallone” può sembrare niente, e se forse gli uomini pensano di usarla come “distrazione di massa” da tutte le altre negazioni e vessazioni, le arabe sanno bene che il pallone non è solo la felicità ma anche la fuga per la vittoria e la libertà e lo useranno meglio degli uomini.

La Redazione

 

 

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