Messi al San Paolo non riesce a illuminare la scena

Sceso dalla luna a miracol mostrare nella notte-specchio che gli presenta davanti l’Ombra, Leo Messi per gran parte della partita viene meno alla sua leggenda e si limita a passeggiare come un “umarell” in un museo dove tutto – dall’erba gravida di sogni sognati in un’altra epoca fino all’aria che respira – racconta di Maradona. Cammina per la Terra Santa che appartenne a Diego cercando una traccia o qualcosa che somigli alla Platform 9 e 3/4 di Harry Potter, il binario immaginario non visibile a noi babbani ma ai soli maghi, come lui e Diego. Ma non lo trova. No che non lo trova, il binario che lo porterebbe dritto all’altare dell’uomo che fece felice questa città. Ne esce una partita che premia il Barcellona ma finisce per sfuggire a questo semidio che si perde in una cattedrale non sua.

FISCHI, TIMORI, IMPACCI

All’ingresso in campo viene accolto da una bordata di fischi. I napoletani non gli perdonano l’irriverenza del paragone che la Storia impone. E intonano cori a Maradona. Si parte: è Leo a dare il calcio di inizio, nel nome di Diego. Gioca un primo tempo piatto, era reduce dai quattro gol all’Eibar, l’onda lunga avrebbe dovuto spingerlo a ben altra partenza. Invece “striscia” la partita, se ne smarca. Tirerà verso la porta una sola volta, senza nemmeno centrarla. Succede dopo 8’19” , un tiro sballato dal limite dell’area che finisce alto. Cerca la posizione, galleggia prima nello spazio dei centravanti e poi nel centro destra, dentro un ipotetico triangolo che ha per base la linea che va da Maksimovic a Mario Rui e per vertice alto Demme. E’ una stanza chiusa a chiave da Gattuso, a Messi manca l’aria. Più tardi, in una manciata di secondi, verrà anticipato da Mertens sulla trequarti e stoppato da Manolas al limite dell’area. Il gol di Mertens è uno strappo alla tela. Beffa delle beffe: un gol così – di sinistro e dall’altro lato dell’area – avrebbe potuto segnarlo Maradona. Sarà mica per questo che pochi minuti dopo Leo avrà uno scambio di battute e lancerà un’occhiataccia a Ciro Mertens? Numeri del primo tempo: 1 tiro, 47 tocchi, percentuale del 75,7% di passaggi riusciti. Fonte: CdS

 

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