Il Napoli pareggia 1-1 al San Paolo contro il Barcellona, ma davvero dimostra di essere squadra da grandi eventi, oltre a tenere l’imbattibilità in campo internazionale. Gli azzurri nel primo tempo tatticamente sono stati perfetti, linee strette e compatte, con le ripartenze. In una di queste nasce il gol di Mertens, su palla recuperata da Zielinski, il belga calcia a giro e palla sotto l’incrocio. Nel secondo tempo esce il record man del club partenopeo e gli ospiti pareggiano con Griezmann, ma l’azione nasce da un fallo su Insigne. Il Napoli però non si arrende e sfiora più volte il vantaggio. Con il capitano, parata di Ter Stegen e con Callejon che da pochi passi spreca malamente, facendosi ipnotizzare dal portiere tedesco. Un pari che lascia aperta la qualificazione, anche perchè gli spagnoli non avranno per squalifica Busquets e Vidal. Secondo il Corriere dello Sport, super in difesa Manolas e Maksimovic, mentre a centrocampo dominano Fabian Ruiz e Zielinski.
Ospina 6 – Nel primo tempo nessun pericolo serio, nel secondo un’uscita coraggiosa su Messi che all’argentino costa l’ammonizione. Sul gol non può farci niente.
Di Lorenzo 6 – L’azione dell’1-0 parte dall’ex empolese, protagonista al pari di Callejon di una partita tatticamente perfetta per quasi un’ora. Difesa e ripartenza senza pausa. Ma sul gol del Barcellona non sale con la linea, resta dietro e tiene in gioco Semedo.
Manolas 7 – Non un errore, non un movimento sbagliato, né una chiusura in ritardo. Messi e Griezmann vanno continuamente a sbattere sul greco. Da applausi la direzione della difesa.
Maksimovic 7 – Da quando Gattuso ha creato al centro della difesa la coppia greco-serba, il Napoli ha subìto due gol nelle ultime 4 partite ufficiali, con avversarie come Inter e Barcellona, oltre a Cagliari e Brescia. E’ una difesa compatta e organizzata.
Mario Rui 5,5 – Una distrazione, una sola, e avendo di fronte il Barcellona la paga a caro prezzo: è lui a lasciare libero il corridoio per Semedo in occasione dell’assist per il gol di Griezmann. Il resto della sua partita è eccellente, giocata col cuore e con la testa.
Demme 6 – Sta davanti alla difesa senza perdere mai la posizione. E’ il “taglia-linee” del Napoli, l’uomo che col suo radar segue le traiettorie del gioco catalano e le interrompe. Esce stremato e Gattuso comincia ad accorgersi della sua flessione quando il tedesco chiude in leggero ma decisivo ritardo su Busquets nell’attimo in cui si apre il varco per Semedo.
Allan (34’ st) sv – Serve un po’ di dinamismo nel finale.
Callejon 5,5 – Spesso non è davanti a Di Lorenzo, ma al suo fianco, in attesa del vago, vaghissimo Firpo e dell’attacco di Griezmann. Sull’1-1 si mangia un gol incredibile e questo è il grande cruccio della partita sua e del Napoli.
Politano (29’ st) sv – Tenta un paio di puntate senza fortuna.
Fabian Ruiz 6,5 – Qualche metro più avanti della linea difensiva, fa ripartire l’azione ogni volta che ne ha la possibilità, non spesso dunque, ma sempre bene. Quando esce Demme, si sposta al centro.
Zielinski 7 – Lo strappo in occasione del gol fa parte del suo repertorio. E’ il gesto che serve per dare il senso definitivo alla partita del Napoli, partita che il polacco sintetizza perfettamente: grande lavoro difensivo a cui si aggiunge la qualità tecnica.
Insigne 6,5 – E’ l’uomo delle ripartenze, appena il Napoli conquista palla cerca il suo capitano per rilanciare l’azione. Quantità e qualità a disposizione della squadra.
Mertens 7,5 – Contro il Barcellona diventa il napoletano con più presenze in Champions/Coppa dei Campioni, ora sono 33 e un record del genere va onorato con altri e più prestigiosi record. Al Barça segna il gol numero 121 della sua fantastica avventura napoletana, quanti ne ha fatti Hamsik e nessun altro. Ed è pure la sua sesta rete in questa Champions, come non è mai riuscito a nessun napoletano. E’ un giocatore che non finisce mai, tecnica e intelligenza sono straordinarie. Oltre alla perla del gol, fa un notevole ed efficace lavoro difensivo. Un fallo brutto di Busquets lo costringe a uscire.
Milik (9’ st) 6 – Ha più di mezz’ora a disposizione, aiuta il Napoli a costruire la fase offensiva.
Gattuso (all.) 7 – Aveva capito in anticipo come avrebbe giocato la sua squadra, ma anche l’avversaria. Italianamente difesa e contropiede, difesa fatta con i fiocchi (una sola distrazione), contropiede ancora di più. Gol a parte, le altre occasioni da rete sono del Napoli.