Sarri: “Il Sarrismo è un’etichetta che mettete voi giornalisti”

NESSUNA ETICHETTA

Lo fa anche a proposito del concetto di Sarrismo e di tutto ciò che vive come forma, quando al tecnico bianconero interessa solo la sostanza: «Sono tutte etichette che mettete voi (giornalisti) addosso alla gente. Il Sarrismo o il Sacchismo sono etichette messe dall’esterno ma che hanno valenza quasi zero, anche perché poi pure nel Milan di Sacchi che era un grande collettivo c’erano un paio di giocatori individualisti che facevano la differenza»

CALENDARIO E MODULO

Bada al sodo Sarri, è diretto. E non va più in là di 90 minuti nell’analisi del calendario, troppi passi falsi ha commesso la Juve per permettersi altro: «Pensiamo alla partita di Ferrara, sappiamo che è un periodo importante, non può essere un periodo decisivo. Decisive sono le partite a eliminazione diretta e basta. Noi dobbiamo pensare alla singola partita».

Con la Juve che ora insisterà sul 4-3-3, ma anche questa non è una novità: «Il modulo si adatterà alla disponibilità dei giocatori che abbiamo in questo momento. Poi non ci cambia molto, a livello difensivo prima buttavamo dentro il trequartista a riformare i quattro centrocampisti, ora un attaccante esterno. In fase offensiva ci sono giocatori che per caratteristiche ci danno più ampiezza come Cuadrado». Proprio il colombiano è uno dei tre diffidati insieme a Paulo Dybala e Matthjis De Ligt: «Sono tutti calcoli che troppo spesso in passato ho visto saltare per aria, pensiamo alla Spal senza secondi pensieri». L’Inter può aspettare, anzi deve. Fonte: CdS

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