Il «Sarrismo» non esiste. Parola di Maurizio Sarri. Che alla vigilia di Spal-Juventus rigetta etichette e difende il proprio lavoro. In campo la filosofia di gioco non cambia, in conferenza stampa alza la pressione e riparte all’attacco, facendo chiarezza su quello che è il suo credo e il modo di gestire il gruppo bianconero. Il Sarrismo non esiste e non esiste nemmeno alcuna resa da parte sua nell’applicare la propria idea di calcio, questi i messaggi che lancia. E poi si pensa una partita alla volta, quindi testa alla Spal e solo poi al Lione: l’Inter in tal senso è lontanissima.
LA FILOSOFIA
Andando con ordine, Sarri spazza subito via la palla quando si torna a parlare di organizzazione di gioco e libertà concessa al tridente: «Sono le stesse cose che ho detto a giugno in sede di presentazione come allenatore della Juventus. La mia filosofia calcistica è la stessa, bisogna considerare cose diverse, ci sono giocatori che fanno la differenza e che per caratteristiche sono individualisti. Quindi si va a fare in modo che questi calciatori con caratteristiche spiccatamente individualiste rimangano forti, facciano la differenza lo stesso. Il resto della squadra si sta adeguando a certe situazioni cercando di innescare una filosofia di gioco. Ci va il rispetto delle caratteristiche dei giocatori che fanno la differenza. Se io facessi il contrario sarei tacciato di integralismo, forse anche giustamente, perché non metterei i giocatori che fanno la differenza nelle condizioni di farlo». Nessun palleggio in questo caso, Sarri contrasta e va subito all’attacco puntando la porta. Fonte: CdS