Da Il Mattino – In Catalogna non si vivono giorni tranquilli. E questa volta poco hanno di rilevante i tumulti rivoltosi dello scorso ottobre. Perché il problema è tutto di natura sportiva e più precisamente calcistica. Il Barcellona, infatti, è nel pieno di un vero e proprio terremoto mediatico. E non solo che sta turbando in maniera decisa l’avvicinamento alla gara di andata degli ottavi di Champions che si giocherà martedì 25 a Napoli.
La macchina del fango sul Barcellona, che si trova in mezzo a un altro scandalo a una settimana dalla sfida di Champions contro il Napoli, è oramai avviata. Una situazione, è questo il timore, che potrebbe indurre Lionel Messi (furioso come non mai) a prendere per la prima volta seriamente in considerazione l’idea di andarsene sfruttando una clausola che gli permette di farlo a costo zero.
Dopo l’esonero di Valverde nonostante il Barça fosse ancora in corsa in tutte le competizioni, lo scontro fra Messi e il ds (suo ex compagno) Eric Abidal e la pessima gestione del mercato invernale con la conseguente carenza di attaccanti.
Si è aggiunta la vicenda ancora poco chiara dell’accordo fra il club e l’impresa «I3 Ventures» (a un milione di euro pagati a rate) per creare e gestire account social con il fine di mettere in evidenza l’operato del presidente Josip Maria Bartomeu. Migliorare l’immagine della giunta direttiva e, secondo le accuse raccolte dalla trasmissione «El Larguero» della radio spagnola Cadena Ser, per screditare alcuni personaggi, tra i quali Messi e sua moglie Antonela, Piqué, Xavi, Guardiola, il presidente di Mediapro Roures, l’ex presidente catalano Puigdemont.