LA COMPATTEZZA
Fuori casa il Napoli ha giocato con un baricentro leggermente più basso mostrando maggiore compattezza con i reparti più vicini e spazi più stretti. Un grande equilibrio mostrato soprattutto nelle ultime due partite esterne con il Cagliari in campionato e l’Inter in Coppa Italia: gli azzurri infatti non hanno praticamente mai consentito agli avversari di tirare in porta con pericolosità e per Ospina i rischi sono stati limitatissimi. Stesso tipo di prestazione all’Olimpico con la Lazio che riuscì a segnare con Immobile per un errore del portiere colombiano senza riuscire più quasi mai ad arrivare al tiro in porta. Maggiori i rischi invece contro il Sassuolo, la prima partita esterna per Gattuso, e quella contro la Sampdoria al Ferraris, dove gli azzurri hanno subito due reti e rischiato in altre occasioni. Ma la mentalità mostrata nelle cinque partite in trasferta, le quattro di campionato e quella di Coppa Italia è stata sempre di una squadra pienamente convinta delle proprie potenzialità.
L’ASSETTO TATTICO
Il Napoli di Gattuso è lo stesso sia dentro che fuori, anche con il Cagliari era 4-3-3. Elmas infatti ha giocato da esterno sinistro del tridente di attacco, anche se ovviamente le sue caratteristiche sono diverse rispetto a quelle di Insigne. Tatticamente non ci sono differenze, fuori casa, però, la squadra ha mostrato sempre maggiore equilibrio riuscendo ad esprimersi al meglio nella fase di non possesso. Una differenza netta rispetto alle partite al San Paolo dove invece c’è stata sempre la tendenza ad allungarsi. Con l’unica eccezione del match contro la Juve. Una partita perfetta in fase difensiva senza sbavature con l’unica leggerezza in occasione del gol di Cristiano Ronaldo all’ultimo minuto. Questa tendenza positiva in trasferta il Napoli ora è chiamato a confermarla nella prossima partita fuori casa di venerdì a Brescia. Fonte: Il Mattino