Il “PEZZOTTO” e non, molti campani tra i denunciati dalla Guardia di Finanza

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’,in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Colonnello Salvatore Paiano, nucleo speciale beni e servizi Guardia di Finanza: “Il “pezzotto” è ancora utilizzato, ma in maniera ridotto. Ad oggi si fa tutto su internet per scaricare e vedere contenuti illegali. Per la prima volta, parallelamente all’indagine principale, abbiamo volto lo sguardo verso i clienti finali ai quali è possibile arrecare condanne di tipo penale. Reato accusato? C’è una norma specifica sui diritti d’autore, con il pagamento di un canone. Abbiamo sottoposto all’attenzione delle Procure anche l’accusa di ricettazione che prevede la contestazione per chiunque acquista un bene o servizio a sua volta frutto di illegalità. Processo? Le persone sono state denunciate con presupposti per ipotizzare la contestazione. Sulla base di quest’ultima, le varie Procure apriranno ulteriori verifiche per arrivare alle indagini preliminari. Parliamo di circa 10 euro al mese per chi utilizza queste piattaforme. Campania compresa nelle denunce? Cittadini campani sicuramente, l’unica Regione non presente è la Valle d’Aosta. La Campania si posiziona con una buona percentuale del 21%. Risarcimento danni? E’ un’ipotesi, ma viene lasciata alla decisione strategica di risarcimento”.

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