Napoli che vince con le grandi e perde con le squadre di livello inferiore. Come mai? «È una questione di mentalità. Sicuramente quando incontri squadre più forti entri con un’altra cattiveria agonistica, mentre di fronte alle piccole pensi di averla già vinta e magari fai più fatica. Bisognerebbe affrontare tutte le partite alla stessa maniera e stare più attenti. Infatti con l’Inter, Juve e Lazio il Napoli non ha concesso nulla, la squadra era molto più attenta e corta. Contro il Lecce la prima mezz’ora potevano arrivare tre gol e la partita sarebbe stata chiusa. Ma è una questione di testa e di affrontare le squadre più piccole pensando di aver già vinto, invece si rivelano le partite più difficili».
Oggi ci sarà il Cagliari. Che partita bisogna aspettarsi? «Mi auguro di vedere il Napoli che abbiamo visto contro l’Inter. Una squadra attenta, corta e che sa colpire in velocità come sa fare in ripartenza. Il Cagliari è comunque una bella squadra che sta facendo cose interessanti quest’anno. Bisogna stare molto attenti, sapendo che è una partita difficile».
Come può il Napoli colpire e portare i tre punti a casa? «Giocando corti, compatti e lasciando poco spazio alle ripartenze degli altri. Questo perché quando concediamo troppo spazio agli avversari andiamo in difficoltà. Invece con la compattezza non si corre il rischio di staccare troppo i reparti non lasciando così vuoti importanti per l’avversario».
Cosa ha portato l’arrivo di Gattuso a Napoli? «Per ora vediamo partite altalenanti, ma non è facile quando arrivi in corsa in una squadra che non hai creato tu. Non è semplice, però almeno ha portato un po’ di cattiveria in più, ha risistemato la squadra. A gennaio sono arrivati anche dei giocatori che penso abbia voluto lui stesso. Adesso speriamo che d’ora in avanti vedremo un altro Napoli. Inizia un periodo della stagione dove si decideranno parecchie cose. L’auspicio è quello di trovare un Napoli pronto per queste sfide importanti».
Quali obiettivi può raggiungere questo Napoli? «Fino alla partita con il Lecce speravo ancora nel quarto posto. Avessimo vinto con il Lecce, si rimaneva a 9 punti dall’Atalanta, quindi avremmo avuto tutto il tempo per sperare di arrivare nelle prime quattro. Adesso un po’ meno, onestamente sono troppi 12 punti di distanza. Speriamo almeno che possa arrivare la vittoria della finale in Coppa Italia. Manca ancora il ritorno con l’Inter, ma vista com’è andata la prima gara a San Siro le premesse per passare il turno ci sono. La Coppa Italia sarebbe un bel traguardo. In Champions vediamo cosa accadrà. È una sfida interessante ed io non vedo un risultato scontato. Mi auguro di vedere un Napoli attento come lo si è visto con Inter e Juventus».
Fonte: Il Roma