Ma non può bastare un lettino per studiarsi dentro e tentare di uscire da quel labirinto dal quale il Napoli di Gattuso ha intravisto (appena lunedì scorso: cosa sono otto giorni, nella vita d’un club?) il percorso per evadere, prima di smarrirsi ancora con il Lecce: i successi con la Juventus e con la Sampdoria restano lì, come fiammate che poi sono state spente con un bicchiere d’acqua ed hanno lasciato piaghe. Fanno male, come riporta il CdS, alla classifica e alle prospettive del Napoli, le sconfitte, ferite brucianti nella pelle, e questa altalena anche tattica (dal tridente al 4-4-2 o al 4-2-3-1 o al 4-2-4) dalla quale cascare in prossimità del vuoto, del nulla è divenuta un’abitudine.
La Redazione