Un altro fatturato da incorniciare. Sfiora infatti il muro dei 300 milioni di euro (per la precisione, 299,8 milioni) il fatturato del Napoli nella stagione 2018/19, leggermente inferiore rispetto ai ricavi-record della stagione 2016/17 che sono stati di 308 milioni. Ma sono numeri straordinari per il club azzurro, il secondo miglior fatturato della storia della società di proprietà di Aurelio De Laurentiis: nella passata annata, il fatturato è stato circa di 215 milioni di euro, quindi il passo in avanti è stato notevole. Pesa ovviamente la Champions ma anche le plusvalenze. In particolare a spingere la crescita sono stati i diritti tv (+20% circa) e le cessioni dell’estate 2018 e dell’inverno 2019, quasi triplicate rispetto al precedente esercizio (+176%). In particolare, la cessione dei Jorginho al Chelsea ha permesso una plusvalenza di 59,7 milioni di euro, mentre quella di Hamsik al Dalian Yifang una plusvalenza di 19,9 milioni. Ovvero, non propri spiccioli. Di più: la nuova distribuzione dei diritti tv in Serie A ha fatto lievitare i ricavi per il Napoli da 73,1 a 80,8 milioni di euro, mentre i ricavi dalle competizioni Uefa sono saliti da 40,2 a 56 milioni di euro. L’esercizio al 30 giugno 2019 si chiude con un utile di 29,16 milioni di euro che consente al club azzurro di tornare al segno positivo dopo il rosso di 6,3 milioni con cui aveva archiviato il 2017-2018. Nel dettaglio – che ieri rende noto il sito Calcio e Finanza – il valore della produzione è cresciuto del 39,1% rispetto ai 215,5 milioni di euro dell’esercizio al 30 giugno 2018. Fonte: Il mattino