Dopo tre successi consecutivi il Napoli punta alla risalita. Il prossimo step si chiama campionato, dove gli uomini di Gattuso affronteranno un Lecce in salute reduce da un 4-0 casalingo contro il Torino. Dopodiché sarà Coppa Italia contro l’Inter e quello potrebbe essere l’obiettivo concreto da parte del Napoli quest’anno, sia per portare un trofeo a casa che per accedere automaticamente alla prossima Europa League. Ma ora non bisogna fermarsi e c’è bisogno di vedere un Napoli che continui a carburare. Un inizio non dei migliori per Gattuso, proprio come avvenne con il Milan, ma il suo lavoro si inizia a vedere. Di questo paragone ne inizia a parlare Nicola Mora, che ha indossato la casacca partenopea per tre stagioni: Avvio non semplice per Gattuso, ma ora ecco tre vittorie consecutive.
Si vede la luce in fondo al tunnel per il Napoli?
«Si inizia a vedere. Sapevamo che il cambio d’allenatore avrebbe sortito gli effetti dopo 4-5 gare, sia per il modulo di gioco apportato da Gattuso sia per la voglia di far giocare la squadra in una certa maniera. Era previsto che servisse del tempo per raggiungere una condizione fisica migliore e poi per apprendere di nuovo quel 4-3-3 che era più consono ai giocatori del Napoli, che avevano abbandonato da un anno e mezzo. Quindi certi automatismi andavano ritrovati e ora si iniziano a vedere i primi frutti sia sotto l’aspetto del gioco che dei risultati».
Quanto hanno cambiato questo Napoli i nuovi acquisti?
«Sarebbe scontato dire tanto, viene da pensare a Demme su tutti, che è un giocatore che serviva a Napoli. Mancava un normalizzatore che garantisse equilibrio, proprio come fa lui. Fa sembrare semplici le cose difficili e le fa molto bene. Lo si è visto in fase di interdizione, di contenimento e anche quando a Genova è entrato ed ha seguito proprio lui l’azione per il gol del 2-3. È un giocatore che ha voluto fortemente Gattuso e che interpreta il ruolo nella maniera giusta, quando c’è da difendere difende e quando c’è da attaccare attacca. Era un anno e mezzo che mancava un giocatore del genere al Napoli, capace di dare equilibrio ».
Con il rientro dei vari Mertens, Koulibaly e Allan, che Napoli dobbiamo aspettarci da qui a fine stagione?
«Sicuramente un Napoli più propositivo, che sta facendo bene adesso con delle assenze importanti. Nel momento in cui ritroverà tutti i giocatori ci sarà a disposizione una rosa ampia che darà a Gattuso la possibilità di disputare un grandissimo girone di ritorno come tutti noi ci aspettiamo. Il Napoli non poteva essere così brutto come nella prima parte di stagione, era risaputo. Ma non era scontato che si potesse di nuovo pensare in grande come stiamo facendo ora. Ci si aspetta un gran girone di ritorno. Non dimentichiamo che Gattuso anche quando subentrò al Milan, fece le prime 4-5 partite male per poi arrivare ad un passo dalla Champions League con una squadra che era nettamente inferiore rispetto al Napoli attuale. Ora ha disposizione grandi giocatori con qualità importanti, il mercato ha portato sicuramente tante novità con caratteristiche diverse che potranno dare a Gattuso la possibilità di cambiare le partite all’interno dello stesso modulo. Mi riferisco ad esempio a Politano, che può ricoprire lo stesso ruolo di Callejon e Lozano, ma con caratteristiche completamente diverse. Gattuso avrà nello scacchiere i giocatori per fare un grande girone di ritorno».
Il Barcellona non vive il suo momento migliore. Quante possibilità ha il Napoli di farcela in Champions?
«Il Napoli può giocarsi la partita senza temere nulla, nel senso che se dovesse passare il turno farebbe una grande impresa e se dovesse uscire lo farebbe contro una delle squadre più forti d’Europa. Quindi deve giocarsela con la massima tranquillità e la consapevolezza di non essere battuto in principio. Oltretutto il Barcellona non attraversa un periodo felice di forma non solo fisico ma anche mentale, perché un po’ di caos interni con Messi, l’attacco ad Abidal… queste cose portano un po’ di nervosismo all’interno dello spogliatoio. Quindi potrebbero non arrivare al massimo della loro forma mentale. Ma un giocatore quando scende in campo, in un ottavo di Champions, accantona comunque queste cose. Non mi aspetto un Barcellona troppo distratto, ma mi fido del Napoli. Da quanto mostrato nelle ultime settimane emerge una squadra che ha voglia e le qualità per fare grandi imprese».
Callejon e Mertens: è il momento che si riparta con un nuovo ciclo o dovranno far parte ancora del progetto Napoli?
«Sono giocatori che hanno dato tanto e sarebbe difficile privarsene. Le ultime operazioni di mercato però lasciano presagire un addio di Callejon, perché se acquisti Lozano a quelle cifre e poi anche Politano, mi dai l’impressione che sia quasi definitivo l’addio dello spagnolo a fine anno. Mentre per Mertens qualche spiraglio in più c’è, essendo un giocatore con qualità difficili da trovare sul mercato, ama Napoli, è ad un passo dal record di Hamsik. Non è ancora nella fase discendente della sua carriera. Quindi andrei piano, privarsi di un giocatore del genere è difficile. Sono due giocatori che hanno dato tanto e qualsiasi decisione verrà presa bisognerà dirgli grazie. Il Napoli comunque saprà andare avanti qualora dovesse perdere entrambi e farà un bel mercato. Ha già fatto un buon acquisto che è quello di Petagna e quindi, se è stato già fatto mercato in previsione futura, non bisogna stare troppo preoccupati». Fonte: Il Roma