Gattuso ha lavorato sul centrocampo azzurro: Zielinski protagonista

Vent’anni in mediana non capitano proprio per caso. Specie per chi, come Gennaro Gattuso, quegli anni li ha giocati tutti. Dal Perugia al Sion, dai Rangers al Milan, la carriera del calabrese è tutta in mezzo al campo, rompendo il gioco avversario o costruendo quello dei suoi. Impossibile, dunque, non immaginarsi che Rino avrebbe guardato subito al centrocampo del Napoli, che ha provato a risollevare negli ultimi due mesi affondando le mani nei problemi che ereditava dalla gestione precedente. Un reparto spuntato, fuori condizione e con dubbi tattici enormi, incapace di dare una mano alla squadra in copertura con la disposizione scelta e in fase offensiva.

MANO AL MERCATO

Ecco perché le prime richieste del neo allenatore azzurro guardavano proprio il centrocampo. Gattuso non ha avuto dubbi con Demme e Lobotka per rinforzare la mediana, sapendo di poter contare su due elementi esperti, tecnicamente pronti, adattabili alle sue idee di calcio. «Non serve un genio per capire che siamo corti in mezzo al campo» aveva detto Rino a inizio anno, l’avrà fatto capire bene anche alla società che così si è data subito da fare.

Gattuso ha fatto delle scelte, via Gianluca Gaetano in prestito ed ecco il gioco delle coppie: Zielinski e Fabiàn, Allan e Elmas, Demme e Lobotka, già così presenti nella vita degli azzurri. L’italo-tedesco, decisivo con la Sampdoria, ha già giocato 247 minuti da quando è arrivato, 104 quelli di Lobotka che ha pagato lo scotto di qualche giorno di ritardo.

Resta Zielinski il più presente anche con la nuova gestione: se con Ancelotti restava in campo almeno 77′ di media a gara. Con Gattuso il polacco vede il campo per almeno 85′ a partita, risultato già fondamentale dopo essere tor-nato a giocare da mezzala, il ruolo che l’aveva reso celebre e con cui è cresciuto a Napoli negli ultimi anni alle spalle di Hamsik. Fonte: Il Mattino

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