Il modulo di Gattuso – Demme, Lobotka e Politano scelti per far sognare ancora con il 4-3-3

Giocatori adatti all'idea di gioco del mister.

Ma chi, dove e quando si lascia cullare, come a Napoli, dalla rievocazione di un’epoca ch’è stata bella, anche bellissima, e che resta incollata alla pelle? Quello non è un modulo, ma un modello di riferimento. Sa di epica calcistica, contiene in sé un sogno, seppur svanito, ma che però ha rapito: 4-3-3 e tutto passa. Magicamente, come la proiezione nel passato, come un film della memoria. E se provate a farvi un giro sui social, ritroverete scandito, ritmato dal suono del campanellino che celebra il tocco di ogni calciatore, il primo gol di Marassi: ce ne sono stati poco meno di trenta, sono serviti per accerchiare e spostare la Samp, sono stati «sporcati» – maledizione – da un intervento di Tonelli, che sapeva tutto, però poi hanno trascinato in quel limbo ch’è il rimpianto. Gattuso sa bene che non si possono replicare le squadre, né si deve, però si porta appresso anche lui quel desiderio, restando se stesso, del 4-3-3: il possesso palla, la catena di sinistra che si lascia preferire a quella di destra, gli esterni che vanno dentro al campo e le mezze ali che irrompono. E il Napoli è già sufficientemente istruito a ricostruirsi tatticamente, gli viene persino naturale ritrovare quella sua natura vagamente scugnizza, sicuramente accattivante: ed è pure la strada più sicura, in questo momento, per evitare trappole. Per questo hanno acquistato Demme, Lobotka e Politano: per piacersi.Fonte: CdS

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