Il Napoli ringhia sulla zona Europa. In virtù della vittoria di lunedì a Marassi con la Samp, la seconda consecutiva dopo quella della svolta con la Juve, gli azzurri guardano ora l’Europa League a 2 punti e la Champions a 9 punti. E pensare che il 18 gennaio, e dunque dopo l’imbarazzante sconfitta con la Fiorentina, la terza di fila, le distanze avevano toccato rispettivamente 6 e 14 punti (massimo stagionale). Morale: nel calcio possono bastare due settimane a cambiare la vita. O quantomeno le ambizioni e le aspirazioni. Anche quelle ritenute teoricamente impossibili: la qualificazione in Champions resta molto complessa, inutile negarlo, ma in otto giorni e due successi la squadra di Gattuso ha messo di nuove le coppe nel mirino e anzi, a questo punto, ha notevoli chance di centrare in tempi relativamente brevi l’Europa League. Molto dipenderà dalle prossime due partite, con il Lecce e il Cagliari, titolare di 32 punti come Milan e Parma e al momento in lotta con entrambi per l’ultimo pass EL, e dunque dalla capacità del Napoli di credere nella proprie qualità e nel lavoro di Gattuso. Già, Rino: il nuovo allenatore è stato fondamentale per la testa e le gambe dei suoi talenti smarriti. Uno vero e diretto, come dicono i suoi: bravo soprattutto perché, ottimo lavoro a parte, è riuscito a trovare la chiave per ricostruire un gruppo profondamente fratturato. Fonte: CdS