Così parlò Alessandro Renica ai microfoni de Il Mattino sul momento del Napoli in vista della Sampdoria e del tecnico Gennaro Gattuso:
«È la partita della conferma, difficile ma cruciale». Il libero del primo scudetto (195 presenze e 18 gol col Napoli) con un passato importante anche nella Sampdoria (88 match e 8 reti).
Stasera blucerchiati e azzurri contro: che partita immagina sarà? «Dura, una battaglia,perché il Napoli deve dare ulteriori risposte dopo la vittoria sulla Juve,ma la Samp ha bisogno di punti e giocherà con molta attenzione e grande agonismo».
Una gara opposta a quella vista con la Juventus? «Ranieri aspetterà Gattuso, mentre il Napoli con i bianconeri ha giustamente agito in ripartenza, interpretando il match in modo intelligente. I liguri saranno abbottonati nella propria metà campo, dovrà venire fuori la qualità degli azzurri per portarla a casa. La differenza di cifra tecnica c’è. Dovesse mancare Demme sarebbe un peccato, ma con i rientri di Koulibaly, Allan e Mertens il Napoli ha tutte le possibilità di trovare continuità di risultati».
Con una vittoria il Napoli può ripensare al piazzamento europeo? «È prematuro dopo tutto quello che è successo. La squadra pensi a confermare quello di buono che solo di recente si è visto.Certo il successo sarebbe importante, altrimenti si torna indietro. L’annata è particolare, è il momento di confermare di essere in crescita».
Gattuso ha dato il cambio di passo che serviva? «A me Gattuso piace da sempre. Ha fatto la gavetta, lavora molto sul piano tattico, è uno che anche in sala stampa dice sempre la verità e non è quasi mai banale come tanti suoi colleghi.Però aveva bisogno di tempo,come ha dimostrato a Milano, facendo secondo me bene con i rossoneri. Non so se fosse l’ideale per prendere la squadra in corsa, e dopo 4 sconfitte ora pare aver risollevato gli azzurri. Il Napoli ha bisogno di un allenatore di campo come lui più che di un tecnico navigato come Ancelotti».
Insomma il peggio è passato «Lo spero e francamente ho sempre creduto nella professionalità di calciatori del Napoli, i meno colpevoli della crisi. Di certo sono responsabili anche loro ma, per me, lo sono solo dopo Ancelotti e la società. È tuttavia il momento di dare una sterzata vincendo a Genova».
L’ha convinta il mercato di gennaio? «Per valutarlo bisognerebbe capire chi uscirà a giugno, visto le spese che sono state sostenute. Ora l’organico è completo e forte: Demme ha dato equilibrio, è il giocatore che serviva per aiutare la difesa. Politano è da Napoli e al San Paolo può esaltarsi: ha le caratteristiche per fare benissimo in azzurro. Conosco poco Lobotka, non mi entusiasma ma bisogna aspettarlo».
Renica ha giocato diversi Sampdoria-Napoli. «Sono sempre state battaglie anche di qualità, visti gli interpreti degli anni ’80-’90. A Genova mi legano ricordi bellissimi:con la Samp ho vinto il primo trofeo del club, la Coppa Italia del 1985, giocando la finale da titolare insieme a Vialli e a Mancini.Poi per fortuna sono passato al Napoli, dove ho scritto pagine di storia, lo scudetto,Maradona, i tifosi….Momenti indelebili».
Tornando alla partita di questa sera chi potrà essere determinante? «Insigne.Lorenzo è in uno stato di grazia e secondo me farà grandi cose anche a Genova.E certamente Ranieri gli sta preparando un trattamento speciale.Nelle due vittorie di fila del Napoli sono stati decisivi Demme e Insigne. Il primo è stato sin qui l’equilibratore e mi sorprende molto che sia arrivato alla ribalta così tardi. È un grande calciatore,dinamico, tecnico, molto bravo tatticamente. Insigne ha fatto la differenza con la Lazio e con la Juve e può farla anche contro la Samp».
La Redazione