Rino Gattuso ha già inciso nel “nuovo corso” del Napoli

Pagato lo scotto del cambiamento (quattro sconfitte nelle prime cinque partite) e messi a segno i colpi contro Lazio e Juventus. Parte il campionato di Gattuso ora che il Napoli comincia ad avere una sua fisionomia. Il mercato invernale ha portato tre buoni giocatori e s’avvia il recupero degli infortunati. Si dice “il campionato di Gattuso” perché le prossime sette partite contro due squadre che hanno più punti del Napoli e cinque al di sotto degli azzurri (Sampdoria, Lecce, Cagliari, Brescia, Torino, Verona, Spal) daranno le prime, concrete indicazioni sul lavoro del nuovo tecnico e, in qualche modo, offriranno uno “sguardo” sul futuro.

Una continuità di risultati positivi contro i prossimi sette avversari confermerebbe che il Napoli è tornato competitivo prescindendo dagli obiettivi di classifica (l’avvicinamento alla zona Europa League). È evidente che la squadra, non più sottoposta a frenetici turn-over, sta riacquistando una sua sicurezza mentre nello spogliatoio sono tornati l’entusiasmo e una forte partecipazione. Gattuso ha già inciso nel “nuovo corso” del Napoli come testimoniano le dichiarazioni dei giocatori.

Ora, in allenamento, il lavoro è intenso e le idee sono chiare: 4-3-3 in fase di possesso, 4-5-1 nella fase passiva e ognuno nel suo ruolo con qualche difficoltà per Fabian Ruiz dovuta anche a uno scadimento di forma dello spagnolo. La Sampdoria (cinque punti sopra la zona-retrocessione) è sicuramente una formazione migliore della sua classifica e punta sul suo campo per sostenere l’operazione-salvezza (13 punti a Marassi contro 7 in trasferta). Le è venuta meno la forza offensiva (terzultimo attacco del campionato).

Quagliarella è fermo a cinque gol (tre su rigore) dopo l’exploit dell’anno scorso, capocannoniere con 26 reti; Gabbiadini a quattro. L’altro attaccante, Caprari, è stato ceduto a gennaio. E’ arrivato Antonino La Gumina, palermitano, 24 anni, in prestito dall’Empoli. Al mercato di riparazione, la Samp ha rafforzato la difesa con Tonelli, giunto dal Napoli, e il giapponese Yoshida (31 anni, 1,89) dal Southampton centrale di destra che era un ruolo scoperto. Juventus, Inter e Lazio hanno vinto a Marassi, Roma e Atalanta sono state inchiodate sullo 0-0. Ranieri gioca col 4-4-2. La Samp è in vendita per 60 milioni: Ferrero, in difficoltà con la “Eleven Finance”, che gestisce sale cinematografiche, non ce la fa più.

Dal Napoli, rimessosi in piedi, si attende una sola risposta a Marassi perché una vittoria avvierebbe al meglio la serie delle sette partite della riscossa. Ranieri ha detto che la partita sarà “una battaglia” e che la Samp lotterà su ogni pallone “perché bisogna salvarsi”. Il Napoli ha già provato a soffrire e vincere (contro la Lazio in Coppa) e dovrebbe essere pronto per una sfida agonistica di alto livello.

Dovrà avere in campo la grinta di Gattuso. Il recupero di Maksimovic non è ancora completo per riportare Di Lorenzo nel suo ruolo, a destra, ed è possibile l’inserimento di Lobotka dal primo minuto (Fabian Ruiz in panchina, Allan non ancora pronto). Lo slovacco è considerato un giocatore molto tecnico però un po’ lento. Sarà adatto a un match che si annuncia molto combattuto? Ci sarà Mertens in panchina, una “carta” eccellente e Gattuso saprà giocarla. Ma si attende il “risveglio” di Milik a secco da quattro parte, Coppa compresa.

Rivedremo Demme (meno tecnico, forse, di Jorginho, ma più dinamico), nuovo equilibratore. Insigne ha ripreso entusiasmo, ora gioca da vero capitano e ha ritrovato il gol (9 reti nelle ultime nove partite fra campionato e Coppe). Come ha annunciato Ranieri, questo posticipo del lunedì sarà un partita aspra, giocata su ogni pallone. L’ardimento, il coraggio, la lotta varranno più della tecnica che però potrebbe sparigliare i giochi. Si affronteranno due esigenze di vittoria: la Samp per il forte rischio in classifica, il Napoli per confermare la sterzata con le vittorie contro Lazio e Juventus. Fonte: Il Roma

 

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