Andrea Petagna: Dagli esordi, al Milan, al goal dedicato alle vittime di Corinado

UN ARMADIO

Petagna ne ha avuti di maestri. Pippo Inzaghi nel settore giovanile del Milan, poi Allegri. Samp, Vicenza, Latina per fare la gavetta. Delio Rossi gli ha insegnato le furbate sui calci d’angolo, Sinisa Mihajlovic, mancino come lui, il segreto delle punizioni-bomba, Gasperini a come rendersi utile alla squadra e non solo a se stesso. È un armadio con tutte le ante al suo posto. Tant’è che non ha esitato questo inverno a investire in un locale vegano di Milano, l’Healthy Color, assieme trapper Sfera Ebbasta (è anche amico di Dark Polo Gang e Tony Effe con cui passa le vacanze).

Una vecchia amicizia: dopo Genoa-Spal della passata stagione di Serie A, Petagna aveva deciso di dedicare il suo gol alle vittime di Corinaldo, tragedia avvenuta la notte dell’8 dicembre 2018, e all’amico Sfera: «È stato un gol speciale per me, soprattutto per il mio amico e fratello Sfera Ebbasta. Un pensiero speciale per le vittime e per le loro famiglie. Una tragedia che mi ha segnato e che non dovrebbe mai accadere».

Scriveva l’attaccante sul proprio account Instagram. Andrea è partito nella società dilettantistica del Domio e poi nella Donatello Udine (ci è passato anche Meret). Era stato contattato dalla Triestina, ma ha preferito i Giovanissimi Nazionali del Milan di Bertuzzo. I suoi modelli sono stati Ibra e Balotelli. Possente, resistente è un’attaccante centrale, ideale per il 4-3-3. Fonte: Il Mattino

Petagna
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