Il Napoli con il successo sulla Juventus, potrebbe essere arrivato ad una svolta la stagione degli azzurri di mister Gattuso. Vittoria che potrebbe dare il morale, per il finale di stagione, in attesa della Champions League e la semifinale in Coppa Italia. Ilnapolionline.com ha intervistato il club manager della Juve Stabia Gianni Improta.
Domenica sera il mondo dello sport ha perso un icona come Kobe Briant. Un pensiero su questo grave lutto che ha colpito il mondo del basket? “Quando ho saputo della notizia ero davvero sconvolto, sono vicino alla moglie e ai suoi cari per la sua morte e della giovanissima figlia. Io credo che il basket abbia perso in lui non solo un’icona, ma anche una persona dai grandi principi umani. Sono davvero addolorato e penso che sia stata una grande perdita in generale per lo sport in generale”.
Venerdì mattina c’è stata la consegna della targa all’ex presidente Roberto Fiore. Hai un aneddoto particolare che lo ricorda particolarmente? “Ho davvero ricordo bellissimi del presidente Fiore, lui sin da subito mi volle al Napoli, nonostante richieste da club come Inter e Fiorentina, lui non tentennò e fui contento di questa sua scelta. Del resto sono napoletano e indossare quei colori, era il sogno della mia vita che si è avverato. Un aneddoto? Andai a cena con mia moglie, c’era Fiore e consorte e sua moglie mi disse che quando lui diceva di sì, faceva poi l’esatto opposto. Era un istintivo e lo ha confermato quando era alla Juve Stabia, dove ha fatto cose straordinarie. Non lo dimenticherò mai per la sua umanità e al tempo stesso competenza calcistica”.
Dopo un inizio con la Juve Stabia non dei migliori, ora la squadra si è ripresa nel migliore dei modi. C’è stata una svolta a tuo avviso? “E’ vero come tu hai detto la squadra non era partita con il piede giusto, alcune sconfitte pesanti che potevano abbattere chiunque. L’aspetto positivo è che il club ha sempre creduto nel mister Caserta, dato fiducia al suo lavoro e in un gruppo davvero solido. Come obiettivi c’è quello di ottenere la salvezza il prima possibile e poi vivere alla giornata”.
Prossimo turno affronterete in casa il Perugia. Cosa pensi della squadra di Cosmi? “Il Perugia ha in panchina un ottimo allenatore, grande motivatore e sarà una partita non semplice per noi. Si dovrà affrontare la sfida nel migliore dei modi, proseguire dopo le ultime prestazioni brillanti dell’ultimo periodo. All’andata ottenemmo un pareggio che poteva anche essere un successo, perciò confermare quella partita per dare segnali di crescita”.
Domenica sera importante vittoria del Napoli contro la Juventus. Dove secondo te Gattuso ha toccato le corde giuste verso la squadra? “Gattuso a mio avviso si sta dimostrando un ottimo motivatore, ma in queste ultime partite contro Lazio e Juventus ha dato anche una fisionomia a livello tattico. Credo che sia un tecnico preparato, i giocatori iniziano a seguire le sue direttive e sul mercato la società si sta muovendo nel modo giusto. Contro i bianconeri era importante dare segnali di continuità, bella vittoria, dove hai messo in grande difficoltà la squadra di Sarri, perciò tre punti meritati. Mi ha sorpreso che un tecnico come Ancelotti non abbia dato le stesse motivazioni e capito dove la squadra avesse le lacune, ma ormai è passato e vediamo se Gattuso darà continuità al suo lavoro”.
Più di un mese fa dicesti che bisognava stare vicino ad Insigne. Ora si è ripreso alla grande. Cosa ti spinse a dire quelle parole verso il capitano del Napoli? “Quando dissi quelle cose verso Lorenzo, lo dicevo perché lui è un patrimonio del Napoli e sentire certe critiche verso di lui erano davvero eccessive. Sono felice che si stia riprendendo, sul suo valore tecnico non ho mai avuto dubbi e se trova la continuità può ancora fare il bene della squadra azzurra. Chi veste questa maglia ha più responsabilità, lui la sente e perciò non sempre rende per come potrebbe”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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