Ci siamo finalmente liberati dall’eterna condanna di essere secondi e unici sfidanti
Il Napoli dista 27 punti dalla Juventus, un solco che Ancelotti cominciò a scavare l’anno scorso frenando il Napoli a 11 punti dai torinesi belli e cortesi. E così siamo arretrati mollando l’attico della classifica, discesi tra i coinquilini né pesce né carne di metà graduatoria con qualche infamia e senza gloria.Ci vogliono altre proprietà per sgambettare la Vecchia Signora che arriva a Napoli col fragore dei suoi tacchi a spillo al braccio di Maurizio Sarri, l’eterno traditore che anche del sarrismo e dell’infedeltà di Sarri e della nostalgia di De Laurentiis ormai non ne possiamo più.Il Napoli ha segnato 28 gol. Ronaldo (16), Dybala (5) e Higuain (5) ne hanno segnato 26. è questa la massiccia differenza nel match di stasera. Atterrisce la mezz’ora in cui, mercoledì, la Juve ha polverizzato la Roma in Coppa Italia. Potenza fisica e tecnica. Palloni fiondati da un lato all’altro del campo e in profondità. Bentancur più di Pjanic muove la squadra. Cristiano irresistibile dopo il periodo in ombra. Più della Lazio la Juve aggredisce l’avversario e lo spazio coprendo in ampiezza il campo. Sui calci piazzati ha schemi precisi e letali.La Juve è sempre la Juve e l’accompagnano il sorriso degli dei, i soldi di Exor, il sostegno terracqueo e Georgina Rodriguez, il Napoli è meno Napoli alla ricerca di una nuova identità, forza, pizza e mandolini e, allora, vediamo che succede mentre tutto sembra scritto sulla lavagna della partita, ma si potrebbe anche cancellarlo. Fonte: Il Roma