ESSERE LOBOTKA
Cosa sono venti minuti, eppure hanno lasciato un indizio, qualche traccia: Lobotka, mezzala destra, s’è sistemato al fianco di Demme, un po’ più avanzato del tedesco ma un passo indietro, nelle posizioni medie, rispetto a Zielinski. Lo slovacco ha agito alle spalle di Callejon, lo ha fatto con una rapidità che sorprende (le statistiche hanno calcolato una velocità media di 8 km/h) e una precisione rassicurante: appena cinque palloni giocati, per Lobotka, ma tutti puntuali, senza neppure un errore, come un sarto che cuce il gioco e riparte. Il Napoli avrà bisogno anche dei suoi strappi palla al piede – tra le principali peculiarità del repertorio – per evadere dal pressing avversario e dalle difficoltà di una stagione sorprendente. Aspettando CR7 e poi, ancora, Messi. Ma la Champions, oggi, è un puntino all’orizzonte: troppo distante per pensarci. Fonte: CdS