I voti de Il Mattino e de il CdS a proposito della difesa azzurra. Dopo il passaggio del turno dei partenopei contro la Lazio di Simone Inzaghi. In entrambi i casi Manolas ruba l’occhio meritando la palma di migliore del reparto. Mentre il peggiore (per entrambi il voto è 4) è Hysaj.
I VOTI
4 HYSAJ
Una prova sconcertante. Completamente nel pallone, in totale bambola, sempre in affanno. Arriva tardi, confuso e sbilanciato su Caicedo procurando un rigore evitabilissimo e poi in una ripartenza della Lazio ferma Immobile in maniera fallosa quando la difesa aveva pienamente recuperato. In tilt.
7,5 MANOLAS
Qualche sbavatura di tanto in tanto, non sempre all’inizio riesce a stringere sulle due punte laziali, in particolare soffre il movimento ad allargarsi verso sinistra di Immobile. Al 34’, però, è fenomenale sempre sul bomber torrese, e straripante nella ripresa quando non c’è nulla che passi in area che lui non prenda.
6,5 DI LORENZO
Caicedo lo cerca per sfruttare la diversa stazza e fare da perno, ma lui tiene bene. Torna a destra dopo l’espulsione di Hysaj e scarica subito il contachilometri con diverse discese interessanti; poi nella ripresa resta piazzato dietro perché la pressione della Lazio diventa assai più costante.
6,5 MARIO RUI
Primo tempo positivo per dinamismo e copertura. Riesce bene a schermare Lazzari e poi cresce col crescere delle sofferenze, quando la Lazio fa di tutto per pareggiare. E lui è puntuale su Milinkovic a ogni sua iniziativa. Il suo destro a giro all’84’ si stampa sul palo.
CdS
Hysaj 4
L’ingiustificabile follia, al 19’, costringe a riscrivere una partita e anche la formazione: scomposto, irrazionale e persino illogico, come il fallo su Caiceido (che vale il rigore). Sciagurato.
Manolas 7
La lettura su Immobile (35’ pt) è regale, degna d’un difensore del suo spessore. Poi è vigore, dinamismo, acciaio e anche qualche pausa su Correia, che quando si stacca lo inquieta. E’ decisivo su Correia all’88, quando Mario Rui scivola.
Di Lorenzo 6
Comincia da centrale poi viene costretto a tornare alle origini e gli piace assai: sembra un altro, è sciolto, rischia la giocata e l’affondo, dimostra la personalità soffocata.
Mario Rui 6,5
Slitta nei tempi di aggressione dello spazio ma poi, quando la nottata viene modificata, preferisce non esagerare e restare dentro il proprio recinto per aspettare Lazzari. Il palo è sfortuna.