Ciccio Marolda: “Contro la Juve sapremo se siamo fuori dal tunnel”

Ciccio Marolda sull’ altro Napoli, quello di Coppa. La sua opinione dalle pagine del Corriere dello Sport:  “La prima contro l’ultima. La squadra con più entusiasmo e autostima e fiducia contro quella più depressa e più indebitata con la gente. La bella e la bestia. La Lazio e il Napoli. Ovvero, chi sta in pace con se stesso e chi, invece, si guarda allo specchio e manco si riconosce. Storie di campionato. Già, perché quando invece si tratta di coppe e di coppette, quando c’è da giocare una partita secca, beh, allora al Napoli torna la memoria. E con la memoria, il calcio orgoglioso d’una volta. Misteri del pallone. A meno che non si voglia credere che sia bastata una mezza nottata a raccontarsi l’uno dell’altro peste e corna per lasciarsi alle spalle veleni e debolezze, egoismi e debosciatezze. Sì, un’altra Lazio, ma soprattutto un altro Napoli nella notte di Coppa a Fuorigrotta. E poiché una spiegazione logica non c’è, non può esserci, inutile cercarla. Quello che invece c’è da capire adesso è se questa partita con la Lazio, può diventare davvero il confine tra il peggio della stagione e una stagione che invece può offrire ancora entusiasmi ed obiettivi. Insomma: la musica è cambiata, oppure s’è trattato soltanto d’una botta di vita e di pallone che il Napoli ha voluto regalarsi? Beh, per capirlo non ci sarà da aspettare troppo. Cinque giorni, non di più. Cinque giorni, infatti, è sul green del San Paolo arriverà la Juve. E sarà quello il giorno della verità. Quello che dirà se davvero il Napoli s’è liberato delle ombre, dei fantasmi e pure degli scheletri nascosti negli armadietti dello spogliatoio, oppure se sarà condannato a tornare nel buio del campionato. Ma questo non dipenderà dal risultato. O, almeno, non solo da quello. Dipenderà dalla prestazione. Da come – e se – il Napoli saprà governare il gioco e la partita e anche da come saprà soffrire nei momenti complicati. Sono queste le cose che diranno se la malanotte è passata oppure no. Se il tempo dell’anarchia s’è consumato e se in campionato il Napoli potrà tornare ad una normalità serena. In campionato, però. Perché i ragionamenti di coppa dovranno essere diversi. Chi vince la coppa Italia, infatti, va in Europa e in tempi amari in campionato questa è una opportunità. E poi c’è un’altra cosa. C’è sempre quella doppia sfida di Champions con il Barcellona che un Napoli non più smemorato e non più pieno d’ansie e di paure potrebbe giocare quantomeno a testa alta. E sgombra. Potenza d’un successo: è bastato mettere sotto la più bella del reame per vedere tutto rosa. Anzi: azzurro.”

Fonte: CdS

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