Gattuso è sconsolato, si ritrova senza 5 piccoli indiani

Assenze importante per gli azzurri

Maksimovic, Mertens, Koulibaly, Younes e pure Allan. Questa è la storia di cinque piccoli indiani. Cinque e non dieci, come quelli di Agatha. Eppure, come gli indiani della filastrocca, i piccoli azzurri sono caduti uno a uno, in un surreale effetto-domino. Una frana, una rotta. Quando a metà dell’allenamento del pomeriggio, anche Allan fa capire di avere un problema muscolare, Gattuso si gira sconfortato verso il fedele vice Gigi Riccio e allarga le braccia. Non avrebbe giocato Allan stasera con la Lazio (e la reazione al momento del cambio di sabato non c’entra nulla), perché Ringhio pensa che quella di Coppa Italia è l’occasione giusta per saggiare le doti sia di Demme che di Lobotka.

Ma non così: perché domenica c’è la Juventus e Gattuso sa bene che una vittoria con i bianconeri sarebbe l’occasione più ghiotta per fare pace con la gente di Napoli. C’è la Lazio delle meraviglie che di questi tempi è una parete di settimo grado, inavvicinabile per questo Napoli. Ma chi lo ha detto che sia davvero così? Gattuso ha spiegato che vuole la semifinale di Coppa Italia, che è importante andare avanti in questa competizione. Lo è per ragioni di amor proprio e di autostima. Ieri nessuna altra strigliata, nessuna altra riunione (se non quelle tecniche): i calciatori sono rimasti parcheggiati nelle proprie crisi personali, umane, tecniche, psicologiche. Fonte: Il Mattino

 

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