Una targa per Roberto Fiore nella tribuna del San Paolo. Portò a Napoli Sivori e Altafini

Venerdì 24, alle ore 12, sarà scoperta la targa per l'ex presidente in Tribuna Posillipo

A metà degli Anni Sessanta regalò i primi campioni al Napoli. Sivori e Altafini furono i colpi del presidente Roberto Fiore, che avrebbe voluto portare al San Paolo anche il fenomeno dei fenomeni: Pelè. Erano pronti 100 milioni di lire per quella clamorosa operazione ma, come Fiore raccontò nel libro «Chi sono stato?» scritto con il giornalista Marcello Pelillo, la Perla Nera della Seleçao gli mandò una cartolina per comunicargli che sarebbe rimasto in Brasile. Nel libro racconta anche come il Napoli andò vicinissimo all’ingaggio di un’altra stella del calcio italiano degli anni Sessanta: Gigi Meroni. Con Sivori e Altafini nella stagione 65-66 vi fu il boom di abbonati (69.344) e il Napoli fu il primo club a incassare un miliardo di lire in un campionato. Il sogno dello scudetto sarebbe rimasto tale in quello stadio dove vi sarà tra pochi giorni uno spazio dedicato a Fiore, scomparso nel 2017 a 92 anni. L’iniziativa promossa dall’Unione Stampa Sportiva Italiana è stata accolta dall’assessore comunale allo Sport Ciro Borriello e venerdì 24, alle ore 12, sarà scoperta la targa per l’ex presidente in Tribuna Posillipo, alla presenza del vicepresidente nazionale dell’Ussi Gianfranco Coppola, del presidente regionale Mario Zaccaria e del vice presidente della Figc Cosimo Sibilia. Proprio in quel settore Fiore seguì, da appassionato tifoso, gli anni di Maradona. Era rimasto legato al mondo dello sport, con le esperienze calcistiche a Ischia e Castellammare di Stabia e i brillanti risultati dei pallanuotisti del Posillipo, che vinsero il primo scudetto nel 1985 sotto la sua presidenza. Don Roberto tornò ad occuparsi per un’estate delle vicende del Napoli. Era il 1999 e la squadra si preparava ad affrontare il secondo campionato di serie B. Alla tifoseria in fermento l’ex presidente presentò il progetto di un produttore cinematografico romano, originario di Torre Annunziata, per acquistare il club da Ferlaino. Ma non venne mai formalizzata quella proposta da 100 miliardi di lire annunciata dal quel produttore: Aurelio De Laurentiis. Fonte: Il Mattino

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