Anche nel calcio – come nei romanzi gialli – per capire chi/cosa/come sta succedendo bisogna seguire la pista dei soldi. Nell’annuale report – dello studio Deloitte Football Money League 2020 – sul giro d’affari del pallone emergono alcuni dati che disegnano non solo le gerarchie attuali del potere (si riferiscono ovviamente alla stagione 2018-19), ma prefigurano anche mondi futuri. Sventola altissima la bandiera del Barcellona, primo club a superare la vetta degli 800 milioni di dollari fatturato. 3° nel 2016-17, 2° nel 2017-18 e 1° nel 2018-19, la crescita dei blaugrana è inarrestabile. Nel 2015 i ricavi erano pari a 561 milioni di euro, oggi siamo a 840,8 milioni. Al secondo posto nella classifica dei club più “profittevoli” del mondo c’è il Real Madrid (757,3 mln) che l’anno scorso era primo (davanti al Barca), al terzo si conferma il Manchester United (711,5 mln). A seguire ci sono Bayern Monaco (660,1 ml), Paris Saint Germain (635,9 mln), Manchester City (610,6 mln) e Liverpool (604,7 mln).
Nella Juve che entra nella top 10 – è 10ª, l’anno scorso era 11ª – conta molto il fattore Cristiano Ronaldo. L’arrivo del fuoriclasse portoghese ha avuto riflessi positivi sia in termini di visibilità del brand che per quanto riguarda il merchandising. Il club degli Agnelli ha generato ricavi per un fatturato di 459,7 milioni di euro. Tra le prime 20 ci sono quattro società italiane, oltre alla Juventus (10ª), sono presenti anche Inter (14ª, ricavi per 364,6 milioni di euro: +30% è il maggior incremento di sempre), Roma (16ª) e Napoli (20ª). Il club giallorosso ha perso due posizioni. Nella stagione 2017-18 il fatturato era cresciuto del 46%, il 2018-2019 ha invece segnato un -8%. Fonte: CdS