Con l’arrivo di Lobotka e Demme il centrocampo di Gattuso è più robusto

Il gioco delle coppie ora si può organizzare, liberamente, e stavolta si entra nel turn-over, si riscrivono le gerarchie, si inseguono nuovi equilibri e inedite strategie: il Napoli che Gattuso ha in testa comincia a prendere forma e nel 4-3-3, lo dice il sistema stesso, per starsene tranquilli, servono sei centrocampisti. Ce n’erano cinque, in precedenza (Allan, Elmas, Fabian Ruiz, Gaetano e Zielinski) e, volendo, un esterno da adattare, come Callejon: ma quella era l’idea originale, di Ancelotti, poi stracciata via con l’esonero dell’11 dicembre. Con Demme e Lobotka, Gattuso può irrobustire la zona mediana, disegnarla come crede, affidare i compiti di regista a Lobotka (o a Demme), fare dell’uno e anche dell’altro un intermedio – un mediano, una mezzala – eventualmente far rifiatare Allan, comunque non trovare un modo per non rinunciare al talento di Fabian Ruiz, né a quello di Zielinski. Ora c’è un ventaglio di ipotesi più ampio, una scelta che può essere adeguata alle esigenze nuove di una squadra che si muoverà dentro uno spartito gradito al suo allenatore. Uscirà, quasi sicuramente, Gaetano, che ha avuto spazio (per il debutto) in Champions e che può andare a fare esperienza in serie B tra Crotone e Cremonese. E Gattuso dovrà decidere seguendo le caratteristiche dei singoli e la condizione fisica del momento. Il 4-3-3 ha numericamente gli uomini per essere interpretato. Fonte: CdS

 

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