Forse il rientro di Koulibaly in mezzo alla difesa scongiurerà i regali…forse

Potrà bastare il ritorno di Koulibaly?

L’orgogliosa reazione con cui il Napoli accorcia le distanze alla fine del primo tempo non dice il contrario. Perché l’armonia non è l’affondo del solista, né il ritmo del cuore, ma la disciplina di un coro capace di alternare canto e controcanto per novanta minuti. L’incursione perfetta di Callejón che vale l’assist del gol azzurro pare invece un lampo della memoria, una pagina felice di quel sussidiario sarriano che resterà per sempre nel bagaglio di questi suoi inconsolati orfani. Il suo bagliore accende il buio per il tempo di un’illusione. Ma il Napoli non può illudere più nessuno.
Eppure questi fantasmi, che s’inchinano al caotico ma spietato contropiede dell’undici di Conte, non sono mezzi giocatori, come pure a qualcuno verrebbe voglia di raccontarli. Ma piuttosto personaggi in cerca d’autore, grandi attori senza spartito che i 17 punti in meno dell’anno scorso fanno insieme più depressi e più rabbiosi. Forse torneranno a vincere. Forse il rientro di Koulibaly in mezzo alla difesa scongiurerà i regali che ieri il Napoli ha fatto all’Inter. Ma la lezione di questa sconfitta è che la tela del miracolo azzurro è irrimediabilmente strappata. Nessun rammendatore potrà ricucirla. Si tratta, semplicemente, di ritesserla per intero. Con uomini e mezzi nuovi. Peccato. Fonte: CdS

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