Bagni al CdS: “Il Napoli? Fatte troppe promesse non mantenute”

Il doppio ex di Napoli e Inter ai microfoni del CdS

Il guerriero Salvatore Bagni, intervistato dal CdS, ha già giocato Napoli-Inter. Lo ha fatto sorridendo alle curiosità del momento, azzardando un pronostico («Finisce 2-1 per il Napoli») e raccontando il campionato dalla sua prospettiva, doppio ex di una partita che avrà sempre un sapore speciale. «Ma la classifica me l’aspettavo diversa… ». Palla al centro.

La classifica di quale squadra? «Di entrambe. L’Inter ha fatto più di quello che si pensava potesse fare, il Napoli decisamente meno. Nelle dichiarazioni estive qualcuno si è sbilanciato un po’ troppo».

Tra le due squadre ci sono 18 punti di differenza. «Molti appartengono alla bravura di Conte, una sorpresa immediata. Ha lavorato benissimo con una rosa risicata e infortuni che poteva penalizzarlo. Invece è al primo posto con merito».

Il Napoli ha vissuto una crisi inaspettata. «A inizio stagione si parlava di scudetto, probabilmente sono state fatte valutazioni errate ma i motivi di questo ottavo posto sono molteplici: sono andati via leader importanti, chi è rimasto ha un anno in più, ci sono stati problemi tra società, calciatori e allenatore. Infatti Ancelotti è stato esonerato».

Gattuso è l’uomo giusto al posto giusto? «Rino è un grande. Tutto quello che ha raggiunto lo deve al suo modo di interpretare la vita e il calcio. Ha ottenuto più del previsto perché ha dato più di quello che aveva. Ora avrà il compito di restituire fiducia ad una squadra che ad un certo punto, anziché reagire, ha smesso di giocare ed è andata in depressione».

Lukaku sfida Milik. «Conte voleva il belga e ha avuto ragione. Lukaku è una persona positiva, lo si nota dagli atteggiamenti: è gioioso, aiuta i compagni, sorride sempre. Si è inserito alla grandissima. Milik ha una forza d’animo notevole. Ha avuto due gravissimi infortuni ma si è sempre rialzato. E quando gioca, fa gol».

Il campo in attesa del mercato: Lobotka è ciò che serve al Napoli? «Non penso sia stata la prima scelta, ma Torreira era bloccato dall’Arsenal. Lo slovacco lo conosco bene: quattro anni fa, prima che andasse al Nordsjaelland, lo avevo offerto a due squadre di Serie B. È un giocatore geometrico e dal rendimento costante. Ma non gli puoi chiedere la giocata di fantasia. Tira poco in porta e gol non ne fa, ma ha dinamismo e con lui miglioreranno le mezzali».

L’Inter punta Vidal ed Eriksen. «Sono questi i giocatori che servono per lo scudetto. L’Inter ha bisogno di gente di esperienza che abbia già giocato ad altissimi livelli. Ma Conte si goda, nel frattempo, i suoi talenti. Come Sensi: mangiai con lui quando aveva 14 anni ed era al Rimini. Mi colpì la sua simpatia. Aveva una sicurezza impressionante. E stavamo a tavola. “Figuriamoci in campo”, pensai».

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