L’OBIETTIVO
Che sia un Napoli da Champions (Gattuso non fa che ripetere nei colloqui con il gruppo che è quello, solo quello, l’obiettivo degli azzurri) o da stagione di transizione si comincerà a capire dopo questo mese. Ma intanto il tecnico gonfia il petto, vuole credere nel suo lavoro. E solo il campo rivelerà se ha ragione o torto. L’ultimo periodo, comunque, è stato piuttosto agghiacciante: il Napoli non vince in campionato al San Paolo dal 19 ottobre e da allora ha conquistato appena due punti (perdendo contro Bologna e Parma, pareggiando con Genoa e Atalanta). Ha incassato sei gol e ne ha segnati 4. Vuol ripartire da quel secondo tempo di Reggio Emilia dove, ha detto ai suoi, ha visto il Napoli che vuole, con fame, rabbia e cattiveria. Non basta: ora ci vogliono anche forza, equilibrio e personalità. Poi bisognerebbe ritrovare gli infortunati, il primo e urticante problema di questi giorni del nuovo anno.
LA RIMONTA
Undici punti dalla zona Champions (la Roma, quarta, ha 35 punti). Dopo 4 anni il Napoli si riscopre levriero, deve inseguire e non essere la lepre. Peraltro nel mezzo ci sono anche altre tre squadre da superare: la rimonta nelle prossime settimane di campionato è un lavoro per Superman, o per il Napoli dei giorni belli. E il calendario del prossimo mese, solo a guardarlo, è fatto apposta per azzerare gli entusiasmi: il Napoli affronta la prima, la seconda e la terza della serie A. Ma Gattuso insiste: queste sono opportunità vera per rialzare la testa e tornare a sentirsi grandi.
Fonte: Il Mattino