ESCLUSIVA – C. Martino: “La parata di Rafael contro Padoin è un momento che non dimenticherò mai”

All'interno l'intervista al radiocronista di Radio Kiss Kiss

La pausa natalizia sta per terminare, inizia il 2020 e per il Napoli di Gennaro Gattuso subito la sfida all’Inter, una delle due in vetta del campionato. Partita che si disputerà al San Paolo nella sera dell’Epifania e ci si augura che nella calza della Befana ci possano essere tanti dolci in tutte azzurre. Ilnapolionline.com ha intervistato il radiocronista di Radio Kiss Kiss Napoli Carmine Martino.

Quale fu in assoluto la tua prima radiocronaca del Napoli? “Non potrei mai dimenticarla, visto che c’era il grande Maradona che vestiva la maglia del Napoli. Mi ricordo che fu una partita al San Paolo, mi chiesero di commentarla, ma con esattezza non so che match era. La commentai tutta ad un fiato per gli interi da novanta minuti e da allora iniziai questa importante esperienza nel raccontare le gesta del Napoli”.

Dell’ultimo decennio di De Laurentiis, tra il gol di Higuain in semi-rovesciata alla Roma, la parata di Rafael su Padoin a Doha e il gol di Cavani al Lecce, quale momento vorresti rivivere? “Direi che sono stati per tutti noi tre momenti indimenticabili, quasi magici, per le gesta e il valore di quelle partite. Tuttavia mi è rimasto nel cuore e stampato nella mente il rigore parato da Rafael su Padoin nella finale di Doha. Fu certamente il momento più bello, perché fu un trofeo vinto contro i rivali storici della Juventus e non me lo potrò mai dimenticare visto che urlai davvero tanto per quel gesto tecnico”.

Invece quale di questi momenti vorresti dimenticare. Il gol del Dnipro in netto fuorigioco, il rigore sbagliato da Higuain contro la Lazio e le reti sbagliate da Lavezzi e Cavani contro il Villareal? “La partita con il Dnipro ci fu lo scandalo del gol dato agli ucraini in netto fuorigioco, ma quella sfida per fortuna non la commentai, quindi vorrei cancellare il rigore fallito da Higuain. Quel penalty avrebbe cambiato la stagione e probabilmente sarebbe rimasto Benitez, ma fu fallito e quindi niente Champions League e il tecnico iberico andò via”.

Della notte dell’ammutinamento post Salisburgo, dovessi dare una percentuale leggermente alta, a chi la daresti a livello di errore? “Quando succedono episodi così gravi come quello dell’ammutinamento, non c’è un colpevole che prevale sugli altri, ma credo che abbiano sbagliato tutti. Sicuramente i calciatori che disobbedirono ad una direttiva del club, poi mister Ancelotti e il suo staff che non seppero gestire la situazione e infine la società. In quel frangente ci doveva essere una persona che doveva avere il polso della situazione e tenere tutti in riga. Credo che in egual misura tutti ebbero le loro colpe”.

Dal mercato di Gennaio ti aspetti solo il regista dove Lobotka pare in netto vantaggio sugli altri, oppure pensi ad altri acquisti in casa Napoli? “Su Lobotka ormai sembra un affare in dirittura d’arrivo, visto che il giocatore vuole giocare con il Napoli, penso che poi non ci saranno nuove operazioni in entrata. Il tutto potrebbe cambiare però con eventuali cessioni, tipo nel ruolo di terzino sinistro oppure in attacco, dove ci sono alcuni esuberi oltre che per la questione dei rinnovi”.

Infine ti vorrei chiedere su Napoli-Inter. Nonostante il momento degli azzurri e gli infortuni in difesa, pensi che possa essere la gara dove si potrebbero rivivere le notti magiche? “Come hai detto tu gli infortuni e il momento del Napoli farebbero pensare ad una sfida molto delicata contro una delle capolista del campionato. Come hai detto tu però in queste sfide gli azzurri spesso si esaltano in queste partite dove ci auguriamo di rivivere le notti magiche. Ottenere un buon risultato sarebbe davvero un buon viatico per il nuovo anno. Mi piacerebbe di nuovo rivedere il San Paolo dei vecchi tempi, anche perché visto il valore dell’avversario, dovesse essere ancora vuoto sarebbe un segnale davvero allarmante”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

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