Tra gli Azzurri di Mancini, la Juve in Champions, l’Inter e la Roma
è ora di riprenderci quel trofeo continentale che latita dal 2010 Per i bianconeri la prova dei nove scudetti è difficile ed è dura per Ronaldo la rimonta su Immobile Gattuso risolleverà il Napoli e Allegri tornerà in panchina
Il 2020 riporterà almeno una coppa europea in Italia?
«Non vinciamo la Champions dal 2010, da quando la Coppa Uefa è diventata Europa League non siamo mai arrivati in finale e l’Europeo lo abbiamo conquistato una sola volta nel ’68, con Valcareggi ct. La risposta è: sarebbe l’ora».
Champions, Europa League, Europeo per Nazionali: qual è la meno difficile da conquistare?
«Nelle due coppe per club abbiamo candidate autorevoli, la Juventus in Champions (dove hanno passato la fase a gironi anche Napoli e Atalanta), l’Inter e la Roma in Europa League. Il girone di qualificazione, con tutte vittorie, ci spinge all’ottimismo anche per la Nazionale. Per la storia di questi ultimi anni, probabilmente è la Champions la coppa che potremmo portare a casa (con la Juve)».
Arriverà il nono scudetto consecutivo per la Juventus?
«Mica facile. Diciamo meno facile degli anni precedenti».
Fra Inter e Lazio, chi sarà la vera rivale?
«L’Inter è tosta, la Lazio bella. Se potessero unire le qualità, la Juve non vincerebbe anche questo campionato».
Genoa, Spal e Brescia, poi Sampdoria, Lecce e Fiorentina. Come finirà la corsa alla salvezza?
«Dipenderà molto dal mercato di gennaio. Facciamo un esempio: se la Spal dovesse cedere Petagna alla Fiorentina, firmerebbe con ogni probabilità la sua retrocessione a favore dei viola».
Nel 2019, Atalanta e Lazio si sono meritate il titolo di squadre-spettacolo. Nel 2020 chi sarà la più divertente?
«Se si riprenderà, il Cagliari. Ha un centrocampo di alto livello e un attacco dove c’è tutto: tecnica, forza e fantasia».
Zona-Champions: Juventus, Inter, Lazio e?
«Roma più di Atalanta».
Una sorpresa?
«Cagliari. Ma sarebbe davvero una sorpresona».
L’anno scorso ha portato due nuove proprietà americane. Come sarà il 2020 di Commisso e Friedkin?
«Sarà pieno di… nuovi stadi. Lo vogliono entrambi, ma il percorso non è facile. In realtà, le loro squadre avrebbero bisogno di progredire. Alla Fiorentina servono giocatori di spessore, alla Roma serve stabilità».
Nei prossimi cinque mesi, Gattuso riuscirà a risollevare il Napoli?
«La risposta è sì, a una doppia condizione: il recupero al massimo del rendimento di Allan e Milik. Fossero stati in forma anche nel 2019, probabilmente Ancelotti sarebbe ancora al suo posto. Rino ha tutto per rilanciare il Napoli».
Nello stesso periodo, Iachini riuscirà a salvare la Fiorentina?
«Sì, a patto che il prossimo mercato sia generoso col nuovo allenatore. Servono tre ottimi giocatori, uno per reparto».
Immobile è il capocannoniere attuale, Ronaldo ce la farà a riprenderlo?
«Puntiamo su Ciro, ma sarà un bel duello».
Chi sarà il giocatore-rivelazione del 2020?
«Un nome solo? Allora Zaniolo».
Chi sarà l’attaccante-sorpresa del 2020?
«Joao Pedro. Ha già segnato 11 gol, il suo record in A era 7 reti».
Si può dire che quest’anno verrà ricordato anche come l’anno dei fratelli Inzaghi?
«Se confermeranno il finale del 2019, sicuramente sì».
Sarà il 2020 di Zlatan Ibrahimovic?
«Ha scelto la Serie A perché ha ancora voglia di grande calcio, perché ama le sfide, perché ha un orgoglio smisurato. Torna un protagonista, non un comprimario».
Con Ibra, l’anno di Pioli sarà meno complicato?
«Probabilmente sì. Quanto meno non avrà dubbi sulla scelta del primo attaccante…».
Mazzarri proseguirà nel suo processo di crescita col Torino?
«Ha dato molto a questa squadra e ora avrebbe bisogno di qualche rinforzo per continuare la fase di miglioramento».
Nel 2020 De Paul resterà all’Udinese?
«Ci sembra improbabile. Lo aspettano grandi squadre. Quella ideale sarebbe l’Inter, che ha bisogno di altra qualità in mezzo al campo».
Il Parma può arrivare in Europa League?
«Ha qualche buona possibilità, soprattutto se Kulusevski si mantiene sui livelli attuali».
Da quale giocatore ci possiamo aspettare un riscatto?
«Da Insigne e Chiesa. Lorenzo deve riprendersi il Napoli, anche perché indossa la fascia di capitano. Federico deve riconquistare Firenze e lo deve fare a suon di gol: in tutto l’anno solare 2019 ne ha segnati 5, nel 2020 dovrebbe triplicare».
Nel 2020 tornerà in panchina Massimiliano Allegri. Dove?
«Potremmo escludere l’Italia. O Londra (versante Arsenal) o Parigi».
Come ct di una Nazionale straniera?
«Ancora no».
Tornerà anche Spalletti. Quale potrebbe essere la sua squadra ideale?
«Tifa da sempre Fiorentina, che però ha ingaggiato Iachini qualche giorno fa. Se Beppe venisse confermato anche nel 2020, Luciano avrebbe chance all’estero».
L’anno nuovo darà un’altra occasione a Prandelli?
«Prima di Mancini, era stato l’ultimo ct a far giocare bene, ma bene davvero, la Nazionale. Poi ha infilato una serie di scelte sfortunate, si stava riprendendo a Genova quando gli hanno portato via Piatek e comunque si è salvato lo stesso. Meriterebbe questa chance, è un allenatore che ha ancora molto da dire».
Chi vincerà la Panchina d’Oro nel 2020? Attenzione: viene assegnata per la stagione 2018-19.
«Premessa: votano gli allenatori e spesso la preferenza va a chi ha vinto. Potrebbe essere Allegri, ma se la scelta legherà il risultato al gioco e alla sorpresa Gasperini ha grandi possibilità».
Se fosse possibile, guardando nel futuro, assegnare adesso un’ideale panchina d’oro per l’anno solare 2020, a chi sarebbe bello consegnarla?
«A Roberto Mancini, vorrebbe dire che l’Europeo è andato bene».
A fine 2019 Ancelotti è stato licenziato dal Napoli e si è sistemato all’Everton. Dove potrà portare i toffees nei prossimi mesi?
«Tre tappe: salvezza tranquilla nel 2020, Europa League nel 2021, Champions nel 2022. L’idea dell’Everton ancelottiano è ripetere il cammino del Manchester City».
Ranieri riuscirà a salvare la Sampdoria?
«La Samp oggi è la squadra, fra tutte quelle in lotta per la salvezza, con l’equilibrio più solido. E questo è merito di Ranieri. La risposta è sì».
Con Fonseca, la Roma ha finalmente trovato gioco ed equilibrio. Può ancora migliorare?
«Fonseca ha avuto molti meriti, però se dovessimo sceglierne uno faremmo il nome di Pellegrini: gli ha trovato la posizione e il ruolo più adatti alle sue caratteristiche. Oggi è un giocatore strepitoso».
Prima di un complicato fine 2019, il Cagliari era la rivelazione del campionato. Riuscirà a confermarsi nel 2020?
«Sì, se ritroverà l’incoscienza e l’esuberanza di qualche tempo fa».
Fra tutti gli infortunati dell’anno scorso, quale sarà il rientro più importante?
«Quello di Chiellini. La difesa della Juve, senza di lui, non è la stessa».
Passiamo alla Nazionale. Euro 2020 sarà per noi l’Europeo del bel gioco?
«Basta continuare sul livello del girone di qualificazione. In certe partite abbiamo dato spettacolo».
Possiamo vincerlo?
«Sì, possiamo vincerlo, anche se la concorrenza è notevole».
Chi sarà il centravanti titolare, Immobile o Belotti?
«Un euro lo punteremmo su Immobile, ma deciderà la condizione fisica di maggio».
Balotelli riuscirà a rientrare nel gruppo dei 23 azzurri?
«Difficile. Dovrebbe segnare di più, dovrebbe aiutare di più la squadra. Mancini è già rimasto scottato una volta con Mario».
Il gruppo per l’Europeo è quasi fatto, restano due o al massimo tre caselle da riempire. Chi potrebbe occuparle?
«Se riuscisse a recuperare bene e in fretta dall’infortunio, potrebbe essere Pavoletti. Oppure Castrovilli. In ogni caso non sarà facile per nessuno dei due».
Il girone iniziale, con Turchia, Svizzera e Galles, può crearci dei problemi?
«I pericoli maggiori arriveranno dalla Svizzera, ma tutt’e tre sono alla portata della Nazionale vista finora».
Qual è la candidata principale alla vittoria?
«La Francia. Nessuna squadra ha in attacco Mbappé e Griezmann e a centrocampo Kanté e Pogba».
In B la seconda parte del 2019 è stata del Benevento. Lo sarà anche la prima parte del 2020?
«Immaginarne una frenata è difficilissimo. E’ una squadra che vola».
Pordenone sorpresa del 2019. Il 2020 della Serie B sarà l’anno di club più titolati?
«Lo sperano due campioni del mondo come Nesta e Oddo, rispettivamente allenatori di Frosinone e Perugia».
Uno sguardo all’estero. Chi sarà in grado di spodestare il Liverpool in Premier?
«In questo momento, nessuno».
Sarà il 2020 di Barcellona o Real Madrid nella Liga?
«Barcellona».
In Bundesliga si andrà avanti con questo straordinario equilibrio?
«I tedeschi sperano di sì».
Le Coppe. Favorita della Champions?
«Manchester City».
Favorita dell’Europa League?
«Inter».
Chi sarà il capocannoniere della Champions?
«Dicendo Lewandowski ci andiamo comunque vicino».
A fine stagione, Gianluca Rocchi dovrà chiudere la sua carriera. A parte Orsato, chi può raggiungere il suo livello?
«Probabilmente nessuno. Si possono avvicinare Pasqua e La Penna».
Penultima: nel 2020 cosa sarebbe bello togliere nel calcio?
«Il bacio alla maglietta dopo aver segnato un gol ben sapendo, il baciante, che alla prima buona offerta ne indosserà un’altra di colori diversi. In alternativa: chi bacia, firma a vita. I tifosi non vanno presi in giro».
Ultima: chi merita l’augurio più grande e più sincero per il 2020?
«Sinisa Mihajlovic, per la ragione che tutti conosciamo».
Fonte: Alberto Polverosi (CdS)