CHIEVO VERONA 1 – BENEVENTO 2
TABELLINO
CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Nardi 5,5; Dickmann 6 Rigione 5,5 Vaisanen 5,5 Cotali 5; Segre 5 (12’ st Giaccherini 6) Garritano 6 Di Noia 6 (24’ st Esposito 5,5); Vignato 6,5; Meggiorini 5,5 Djordjevic 5 (31’ st Pucciarelli sv). A disp.: Semper, Pavoni, Cesar, Leverbe, Rodriguez, Frey, Bertagnoli, Brivio, Zuelli. All.: Marcolini 5,5
BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò 6; Maggio 6,5 Caldirola 6 Tuia 7,5 Letizia 6; Schiattarella 6 Hetemaj 6,5 Viola 6,5 (35’ st Armenteros st); Insigne 6 (18’ st Tello 6) Improta 6 (29’ st Antei 6); Coda 6. A disp.: Manfredini, Gori, Del Pinto, Kragl, Volta, Basit, Gyamfi, Sau, Vokic. All.: Inzaghi 6,5.
ARBITRO: Sacchi di Macerata 6
Guardalinee: Affatato e Macaddino
Quarto uomo: Minelli
MARCATORI: 28’ pt Vignato (C), 35’ pt Maggio (B), 47’ pt Tuia (B).
AMMONITI: Improta, Schiattarella, Rigione, Maggio, Meggiorini, Dickmann.
NOTE: spettatori e incasso non comunicati. Angoli: 2-4 per il Benevento. Rec.: pt 2’, st 5’.
Al “Bentegodi” il Benevento di Pippo Inzaghi è chiamato ad amministrare il largo vantaggio in classifica contro uno dei concorrenti sulla carta più accreditati della vigilia per un posto al sole. E, dopo una mezzora di sofferenza, la compagine sannita certifica il suo strapotere puntando i piedi e vincendo ancora, spedendo il povero Chievo (la miseria di un solo punto nelle ultime tre partite di campionato) fuori dalla zona playoff.
Il braccio di ferro fra Inzaghi e Marcolini comincia con tanto studio e poco movimento. Le dighe di centrocampo reggono bene, lo provano i ritmi blandi. Avvio migliore del Chievo Verona, che riesce a tenere a bada e anche decisamente molto bene le velleità della capolista giallorossa. Poco prima della mezzora, Garritano cala da sinistra e butta in mezzo un buon pallone. Il rimpallo di testa di Letizia è di quelli sciagurati, perché finisce sui piedi di Vignato che buca un Montipò non esente da colpe. Terzo gol stagionale per il talentino di casa Chievo, l’unico millennial ad aver segnato tanto fin qui in questa stagione. Al Benevento, però, bastano sette minuti per reagire e rimettere a loro posto le cose, dimostrando uno strapotere da capolista determinata a raggiungere la A. Sette minuti, e il grande movimento di Insigne, che favorisce l’inserimento di Maggio. Letizia lo pesca con un gran cross e l’ex azzurro segna un gran gol, superando l’immobilità difensiva dei clivensi. Il controsorpasso è completo nei minuti di recupero, con la zuccata di Tuia che insacca il corner di Viola, beffando Nardi fuori posizione. L’illusione del Chievo dura lo spazio di un quarto d’ora, perché il Benevento di Inzaghi conferma di essere aggressivo nel midollo, e fisicamente insuperabile. La ripresa viaggia sul tema della prudenza. Tocca al Benevento creare una delle poche occasioni degne di nota. Il Chievo restituisce il brivido con gli interessi, ma Montipò disinnesca il pareggio. Gli ultimi minuti sono il disperato, e ripetuto, tentativo dei padroni di casa di acciuffare almeno un punto. Niente da fare, tira dritto, il Benevento: sesta vittoria consecutiva e primato di ferro, reso ancora più profondo dalla sconfitta del Pordenone.
Fonte: CdS