Così riporta il Corriere dello sport sul regista alla Pirlo che manca a De Laurentiis
Guardatelo bene, nelle movenze, nella postura, persino fisionomicamente: vi sembrerà Pirlo, non un clone (certi geni sono irriproducibili) ma un rispettoso emulo che si è abbeverato di quel calcio, di quegli atteggiamenti e ne ha assorbito ciò che poteva. E poi studiatelo, persino sommariamente: ha dentro di sé tutto, ma proprio tutto ciò che può (potrebbe) spingere Aurelio De Laurentiis ad osare, in nome del progetto. In Napoli-Brescia, un caldo pomeriggio non recentissimo, Tonali si è preso la partita e l’ha disegnata a modo suo, sfacciato com’è: ci ha ricamato dentro, e gli piace, poi l’ha decorata. A De Laurentiis sono questi i calciatori che stimolano gli interventi, mirati e semmai anche un po’ costosi: Sandro Tonali è un Millennial, compirà venti anni tra sei mesi, è portatore straordinario di calcio vario, ampio, intrigante e persino esaltante e che costi un botto, non meno di trentacinque milioni di euro, può persino diventare secondario. Il problema, ma si fa per dire, si chiama Cellino, intenditore autentico che ai propri gioielli non rinuncia, non a campionato in corso, né quando c’è bisogno di lasciarsi illuminare per intravedere la strada che conduce alla salvezza. Solo che al Napoli il nuovo Pirlo servirebbe subito. Fonte: C dS