Zaccheroni lanciò Gattuso nel Milan:«Voglio molto bene a Rino, ma deve essere consapevole che neppure dopo 5-6 vittorie consecutive potrà sentirsi tranquillo: subentrare, e io ne so qualcosa, non è semplice, perché i calciatori, se non arrivano i risultati, perdono fiducia».
Parola di Alberto Zaccheroni.
La strada che traccia per Gattuso sembra essere in salita, nonostante il successo a Reggio Emilia: perché?
«Ho seguito con attenzione la partita contro il Sassuolo: i segnali positivi non mancano. Ci sono allenatori capaci di catturare i propri calciatori e credo che Gattuso ci stia riuscendo. C’è un segnale che lo dimostra, anche molto chiaro, guardando anche a quella che è la mia esperienza».
Quale?
«La squadra si è compattata, ci ha messo il cuore nel finale. Rino è troppo intelligente, però, per non capire che manca ancora l’elemento determinante, anche più del risultato stesso: servono le prestazioni».
Dalle luci, passiamo alle ombre.
«In parte. Nella partita contro il Sassuolo, credo che il Napoli abbia fornito una prestazione migliore rispetto a quella vista contro il Parma. Però i giocatori, ora, aspettano di capire quali sono le linee guida che vorrà dare Rino, come affrontare le varie tipologie di partite. Nel momento in cui ci sono le prove in allenamento, poi i calciatori cercano certezze».
Quindi, ora viene la parte difficile?
«Esatto, quando subentri non è semplice dare un’idea, un’anima definita. Io al Milan mi sono ritrovato Coco ed Helveg che già avevano lavorato con me e mi diedero una mano per far capire agli altri cosa serviva. Non voglio demoralizzare Rino, ma lo attende un lavoro estremamente complesso, anche perché ha raccolto una situazione di tutti contro tutti, a quanto si dice. Il Napoli dovrà andare oltre la semplice voglia di fare risultato».
Fosse stato De Laurentiis, avrebbe preso Gattuso?
«De Laurentiis, l’unico che conosce i motivi dello smarrimento, ha valutato perché la squadra si è persa ed è per questo che ha scelto Gattuso». Fonte: Il Mattino