È il napoletano Mario Fontanella che ha vinto per il terzo anno consecutivo la Supercoppa del campionato di Malta. Una sua rete al 48′ della ripresa ha consentito al Valletta, la Juventus del torneo maltese, di acciuffare il Balzan, poi, sconfitto per 2-1. «Un’emozione unica portare a casa una vittoria in questo modo che ha un sapore ancora più bello perché sofferta e giocata su ritmi altissimi», spiega Fontanella.
Oltre cento reti segnate in quasi cinque stagioni, è considerato per questo motivo l’attaccante più forte del torneo. E ad accorgersi di lui sono state molte squadre, soprattutto in Cina e Qatar. «Sono arrivate due importanti offerte anche da un club dell’India e una dell’Indonesia – dice -. Ma la società ha deciso di non cedermi e ciò mi lusinga molto». Non sazio Fontanella si è ripetuto anche nel terzo turno di Europa League dove ha siglato un gol all’Astana, formazione del Kazakistan. «Offerte dall’Italia? Si ne ho avute ma preferisco rimanere a Malta – dichiara l’attaccante napoletano -. Tornerò solo per chiudere la carriera a Napoli». E pensare che i primi calci ad un pallone li ha iniziati a dare per strada nel Centro Direzionale di Napoli.
Una carriera iniziata facendo tutta la trafila nelle giovanili del Napoli, fino alla Primavera. «Ci si vedeva spesso agli allenamenti con Lorenzo Insigne che è più giovane di me afferma -. Poi, andai a Barletta in Lega Pro e lì m’innamorai del calcio professionistico. Ma dopo pochi mesi mi ritrovai, senza saperlo, in serie D alla Viribus Unitis una realtà molto diversa». La possibilità di ritornare nei professionisti gli fu concessa dall’ex terzino azzurro Antonio Carannante con la Neapolis che in quella stagione fu promossa in Lega Pro. «Pensavo che per me il purgatorio dei dilettanti fosse ormai finito però mi ero solo illuso e, infatti, alla fine ritornai in D senza una spiegazione nonostante segnassi tanto: 90 reti in 197 gare», dice. Negli ultimi anni ha ritirato tra gli altri il premio come miglior goleador all’Mfa Award di Malta e ora il bomber napoletano fa gola a diverse squadre
Una carriera iniziata facendo tutta la trafila nelle giovanili del Napoli, fino alla Primavera. «Ci si vedeva spesso agli allenamenti con Lorenzo Insigne che è più giovane di me afferma -. Poi, andai a Barletta in Lega Pro e lì m’innamorai del calcio professionistico. Ma dopo pochi mesi mi ritrovai, senza saperlo, in serie D alla Viribus Unitis una realtà molto diversa». La possibilità di ritornare nei professionisti gli fu concessa dall’ex terzino azzurro Antonio Carannante con la Neapolis che in quella stagione fu promossa in Lega Pro. «Pensavo che per me il purgatorio dei dilettanti fosse ormai finito però mi ero solo illuso e, infatti, alla fine ritornai in D senza una spiegazione nonostante segnassi tanto: 90 reti in 197 gare», dice. Negli ultimi anni ha ritirato tra gli altri il premio come miglior goleador all’Mfa Award di Malta e ora il bomber napoletano fa gola a diverse squadre
Il Mattino