E’ andata in scena martedì sera alla cena di Natale con vista sul Golfo, è l’abbraccio di De Laurentiis a Insigne: il presidente passa tra i tavoli con il microfono in una mano e con l’altra cinge il collo del capitano, seduto e sorridente, carezzandogli il viso. Quasi a dire: vai, noi crediamo in te. Proprio come Gattuso: è lui, soprattutto Rino il depositario della missione. Già: Lorenzo va rigenerato e restituito al calcio. Deve ritrovare l’entusiasmo, secondo le pagine del Corriere dello Sport, scacciare vie ombre e pressioni e ritrovare la gioia di giocare. In quest’ottica, la partita con il Sassuolo vale un simbolo: fu in occasione della trasferta andata in scena in Emilia nella stagione precedente, il 10 marzo, che cominciarono i guai. Con una dichiarazione amara dopo il gol del pareggio e i fischi collezionati al San Paolo giorni prima con la Juve ancora nel cervello (soprattutto dopo un errore dal dischetto). Parole che in qualche modo aprivano alla possibilità di un addio. E invece, lui è rimasto; come i problemi. Anzi, quelli sono aumentati. Ma ora è il momento di rinascere: dal Sassuolo al Sassuolo, perché no. Con la benedizione di Adl.
La Redazione