Il contropiede di Arek: una specie di caso a parte. Sembra quasi che faccia vita a sé, nella valutazione collettiva della stagione: 9 gol nelle ultime 7 partite giocate (10 totali, 8 dal primo minuto), di cui 4 tra il Genk (tripletta, la prima della storia del club in Champions) e il Parma. Minuti collezionati: 689. Media: una rete ogni 76 minuti e mezzo. Insieme con Mertens è il principe azzurro dei cannonieri (9 centri): «Da attaccante è un bel momento personale, certo, ma non posso definirlo bellissimo: per me la cosa più importante è la squadra. Se stiamo bene tutti sono più felice». Ecco l’argomento chiave: «Non credo che abbiamo paura, ma è sicuramente un periodo molto, molto brutto. Personalmente voglio segnare di più per aiutare il gruppo a superare le difficoltà, ma spero soprattutto che situazioni come questa ci facciano crescere come squadra e come persone». Come uomini, intende. «Domenica con il Sassuolo dobbiamo vincere e uscire a testa alta dal campo: soltanto con una vittoria possiamo cancellare il momento». Fonte: CdS