Parole sante di Milik, ai microfoni di Sky: il Napoli non vince in campionato da otto giornate, e per la precisione dalla sfida con il Verona al San Paolo del 19 ottobre. Due mesi oggi: 2-0, doppietta di Milik. Dall’epoca sono arrivati cinque pareggi, tre sconfitte, la ribellione al ritiro, il caos-multe e l’esonero di Carletto. «E’ difficile dire qualcosa, abbiamo già un nuovo allenatore. Non voglio tornare indietro e parlare di Ancelotti: abbiamo sbagliato tutti e sicuramente è difficile trovare una scusa».
A sentirlo parlare, però, sembra più facile intuire la strada che bisogna percorrere per dire addio alla crisi. «Sono molto importanti la serenità e la compattezza. Bisogna restare uniti: vinciamo insieme, perdiamo insieme e tutti insieme dobbiamo uscire da questo momento. Come una squadra, come facevamo prima: abbiamo tanti giocatori di qualità e sappiamo dove possiamo stare».
Per il momento il Napoli è ottavo: «Sì, ma il nostro posto è in Champions: vogliamo giocarla il prossimo anno e faremo di tutto per centrare l’obiettivo, recuperare punti in classifica al più presto e tornare al nostro livello»
. Lui, nel frattempo, ha superato l’ennesimo infortunio (tendinite al pube) e ha ripreso a marciare: «Sto bene».
Ora, tutti con Rino. «E’ una persona con idee chiare e carattere: noi dobbiamo soltanto seguirlo, lasciare il cuore in campo e vincere».
Con il 4-3-3: «E’ un modulo diverso e spero che assimileremo i movimenti velocemente, però abbiamo tanti elementi abituati a giocare così».
Ibra farebbe comodo? Martedì Arek, Mertens e Llorente sono arrivati insieme in taxi alla cena di Natale del club: ci sarebbe mica posto, in auto, stringendosi un po’? «Difficile, Zlatan e Fernando sono grandi e grossi!».
Ride. «Scherzi a parte, dobbiamo pensare soltanto a giocare e andare avanti a testa alta».
Fino al Barça. «C’è tempo per la Champions: grande sfida, da affrontare con tanto rispetto ma senza paura».