Caso multe: i calciatori rifiutano il legale scelto dalla società

I calciatori sono rappresentati dai propri avvocati

Ad  oggi si pensa di più al campo per ritrovare l’entusiasmo, la serenità, i risultati. Ma di certo dopo il caso accaduto il 5 novembre scorso con l’ammutinamento e le conseguenti multe il Napoli è impegnato anche nelle aule di tribunale a risolvere legalmente la situazione che incide anche sui calciatori. C’è una vertenza in corso e Tuttosport ne rivela ulteriori informazioni.“Ma può bastare solo il lavoro sul campo? No, fino a quando la squadra dovrà parlare quotidianamente con gli avvocati. Una conciliazione tra le parti non è da escludere, ma la situazione è al momento delicata, tanto che alcuni legali hanno ricusato il giuslavorista Bruno Piacci designato dal Napoli per l’arbitrato relativo alle multe. La ratio della richiesta ha come fondamento le linee guida per l’arbitrato internazionale. Il regolamento internazionale prevede che un arbitro non può avere più di tre incarichi nel corso di due anni, è Piacci era già stato nominato per 25 volte, compreso il caso Higuain. Nel caso dell’arbitro del Napoli, una nomina fatta così tante volte, sarebbe sintomatica di una stretta vicinanza. Ma il giudice deve essere indipendente e l’arbitro di parte deve comportarsi come un giudice. La ricusazione dell’arbitro nominato dal Napoli diluisce di più i tempi per una decisione”.

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