Da sinistra al centro è un attimo, e mica politicamente, e ora val la pena di percorrere quella fetta di terra brulla, nella quale seminare il nuovo Napoli, per farlo crescere e germogliare, ma rapidamente. Il mercato comincerà tra un po’, quando si accenderanno ufficialmente le luci, però prima, come buona abitudine, nell’ombra succederanno un po’ di cose, alcune visibili e altre no, che tracceranno un solco. E’ già tutto maledettamente chiaro ed è pure stato annunciato solennemente da De Laurentiis: «Devo rimettere in sesto una squadra che con Gattuso ha un modo diverso di giocare: va rinforzato il centrocampo e la difesa deve concedere meno. Tutto quello che avevamo fatto in funzione di Carlo, va ora rifatto in funzione di Rino». Il Napoli che verrà, inseguirà se stesso, il suo passato, la scia di una Grande Bellezza che ha riempito gli occhi e che rimane la dolcissima ossessione: e nel 4-3-3 che verrà, in quella dimensione anche un po’ nostalgica, Giuntoli avrà bisogno (innanzitutto) di un regista o di un uomo che gli somigli e di un esterno basso di sinistra. Fonte: CdS