La squadra allenata da Alessandro Mattiacci non riesce a compiere l’impresa, sul temibile campo di Ostia. La squadra laziale è la seconda forza del girone G, distante appena quattro lunghezze dalla Turris, capolista del torneo. Al di là del risultato, il Portici non ha demeritato di fronte ad un avversario che viaggia a ritmo diverso rispetto ai vesuviani. Solo nella ripresa, i padroni di casa dell’Ostia sono riusciti a venire a capo della squadra porticese. Che ha cercato di sopperire con il ritmo, al gap con il proprio avversario. Va annotato, inoltre, un clamoroso calcio di rigore, negato inspiegabilmente ai ragazzi di mister Mattiacci, che avrebbe permesso agli azzurri di portarsi sull’1-1.
La relativa sicurezza di classifica, raggiunta nelle ultime tre partite, è venuta meno negli ultimi novanta minuti ed il Portici. Attualmente, staziona al sestultimo posto, che condannerebbe la squadra azzurra a disputare gli spareggi per mantenere la categoria.
Pesano, indubbiamente, i troppi punti persi contro avversari decisamente abbordabili. Va da sé che questo non dovrà assolutamente ripetersi, nella seconda parte della stagione. Non sono i playout, ovviamente, l’obiettivo della società del patron Ragosta. Così come non sarebbe stata la salvezza, al termine della regular season, l’obiettivo di inizio stagione. Proprio come per il Napoli, anche per il Portici sono cambiate le prospettive a stagione in corso e bisognerà prenderne atto, facendo di necessità virtù. Domenica prossima ci sarà l’ultimo atto del girone di andata ed il calendario, ancora una volta, metterà di fronte agli azzurri un avversario ostico, il Sassari.
La formazione sarda è, attualmente, terza in classifica, in piena lotta promozione. Tuttavia, la salvezza per il Portici passerà anche attraverso questo difficile impegno. Gli ultimi novanta minuti, prima del giro di boa, saranno intensi e sarà necessario, più che mai, il supporto del pubblico dello stadio San Ciro, che dovrà essere il dodicesimo uomo in campo.
a cura di Riccardo Muni